Operazione Cassandra: corruzione in appalti, nei guai 10 persone tra imprenditori e Funzionari Pubblici di ADM, MEF e Agenzia delle Entrate. MEF: “Su ipotesi reati parte lesa”

Gli Agenti della Sezione “Anticorruzione” della Squadra Mobile di Roma hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 10 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione per l’esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, turbata libertà degli incanti e truffa ai danni dello Stato, nonché di reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Due imprenditori in carcere e otto persone, tra cui funzionari pubblici, finiti ai domiciliari. E’ il bilancio dell’operazione Cassandra. In manette sono finiti i costruttori Ernesto e Gianfranco Brozzetti raggiunti anche da un provvedimento di sequestro preventivo di quasi 10 milioni di euro. Le indagini hanno fatto luce sui rapporti tra gli imprenditori e i funzionari per l’aggiudicazione degli appalti relativi alla gestione e ristrutturazione degli immobili affittati ad enti pubblici di via dei Normanni, in parte adibito a sede del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, e di via Costi adibito a sede dell’Agenzia delle Entrate, Ufficio Provinciale di Roma e Territorio. Le misure hanno riguardato anche – come riporta l’agenzia Agi – Massimo Pietrangeli, all’epoca dei fatti direttore Centrale accertamento e riscossione dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli e presidente del Fondo di previdenza del Mef, attuale direttore della direzione centrale tabacchi; Cristiana Pattumelli, all’epoca dei fatti Dirigente esterno dell’Agenzia delle Entrate; Di Pietro Concetta Anna, all’epoca dei fatti Direttore dell’Ufficio Circolazione Tabacchi, attualmente in stato di quiescenza; Carducci Fabio, all’epoca dei fatti Direttore Gestione Accise e Monopolio Tabacchi, attualmente in stato di quiescenza; Checcaglini Leo, all’epoca dei fatti Direttore Affari Istituzionali Philip Morris Italia; l’imprenditore Gianni Nazareno e Bonini Andrea. In base a quanto accertato, le gare di appalto venivano affidate sempre alla stessa società: la Vapa Appalti Srl, riconducibile ai Brozzetti, che, dall’esame della documentazione acquisita risulta aver conseguito le commesse in virtù di proposte inizialmente molto vantaggiose. Gli imprenditori puntavano in primo luogo all’acquisto di immobili da destinare a sede di pubbliche amministrazioni e alla gestione, in un secondo momento, della ristrutturazione, facendone lievitare il valore e, di conseguenza, il canone di locazione. Gli immobili appartengono a fondi immobiliari le cui quote appartengono interamente al Fondo di Previdenza del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

“In relazione all’inchiesta relativa alla cosiddetta operazione “Cassandra”, riferita oggi in una Conferenza stampa dalla Procura di Roma, il Ministero dell’Economia e Finanze esprime piena fiducia nell’attività degli inquirenti e la massima disponibilità di tutte le strutture del Ministero a collaborare con le indagini. Dalle risultanze di indagine emergono infatti ipotesi di reato e gravi comportamenti fraudolenti attribuiti anche a dirigenti o ex dirigenti delle Agenzie fiscali”, sottolinea il Mef riguardo all’operazione. “Tali fatti, risalenti ad anni addietro, secondo quanto dichiarato dalle autorità inquirenti, si riferiscono alla gestione immobiliare e finanziaria di alcune società appartenenti al Fondo di previdenza del Ministero. Si tratta di ipotesi di reato rispetto alle quali il Ministero, i suoi dipendenti e le Agenzie fiscali sono parte lesa. Per quanto riguarda i due dipendenti delle Agenzie fiscali, sottoposti nella giornata di oggi a misure cautelari, in riferimento al ruolo da essi svolto nell’ambito delle suddette attività immobiliari e finanziarie, questa amministrazione ha immediatamente avviato le procedure necessarie alla loro sospensione sia dagli incarichi interni alle Agenzie sia, per quanto riguarda il dr. Massimo Pietrangeli, dal ruolo di Presidente del Fondo. Il Ministero dell’Economia e Finanze – conclude – seguirà lo sviluppo delle indagini con grande attenzione, anche attivando le procedure previste di accertamento interno, con la ferma intenzione di porre in essere tutte le misure amministrative ed organizzative che l’accertamento dei fatti renderà opportune e necessarie”. cdn/AGIMEG