Newslot, Adm “Riduzione parco macchine prevista da Stabilità 2016 e si riferisce ad apparecchi al 31 luglio 2015. Incremento descritto da articolo su Corriere della Sera è successivo e quindi irrilevante”

In merito all’articolo di Sergio Rizzo, pubblicato ieri sul Corriere della Sera e dal titolo “Slot machine ridotte del 30% ma sono quelle già in magazzino” (ecco l’articolo originale), i Monopoli di Stato hanno richiesto una replica, pubblicata sul quotidiano questa mattina. Ecco il testo della replica: “Con riferimento all’articolo «Slot machine ridotte del 30% ma sono quelle già in magazzino» di Sergio Rizzo pubblicato sul Corriere delta Sera di ieri, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ritiene opportuno fornire alcune precisazioni. La norma presa in considerazione dall’articolo è stata introdotta con la legge di Stabilità per il 2016 e prevede la riduzione, «in misura non inferiore al 30 per cento» degli apparecchi esistenti alla data del 31 luglio 2015. L’Agenzia conferma che, essendo 378.109 le macchine attive al 31 luglio 2015, gli effetti della riduzione minima («non inferiore al 30 per cento») prevista dalla legge, saranno tali da portare progressivamente (nell’arco di 4 anni) gli apparecchi a ridursi sino a un numero non superiore a 265 mila. Nell’articolo, si afferma tra l’altro che «alla fine dell’anno scorso, giusto nei giorni in cui la legge di Stabilità vedeva la luce, si scopre che nei magazzini ce ne sarebbero altre 82.500 rispetto alle 342.200 in esercizio. Per un totale di 424.700 che ridotto del 30 per cento fa poco meno di 300 mila: numero ben diverso dalle 265 mila di cui sopra». Ma, come ribadito, la legge di Stabilità fa riferimento a una data certa (il 31 luglio 2015) e, quindi, anche a un numero certo (378.109), che comprende sia gli apparecchi in esercizio sia quelli in magazzino; pertanto numeri diversi che fossero stati raggiunti in data successiva non potranno mai costituire un diverso e superiore punto di riferimento per applicare la riduzione (che, tra l’altro, potrebbe essere anche superiore al 30 per cento) prevista dalla legge. L’incremento del numero di nulla osta, cui fa riferimento l’articolo, è successivo alla data del 31 luglio 2015 e, quindi, assolutamente irrilevante ai fini della riduzione programmata dalla legge di Stabilità”. lp/AGIMEG