New Addictions, prof. Diana (sociologo Unisa): “La peer education tra i ragazzi è uno strumento molto efficace di prevenzione ai disturbi dal gioco d’azzardo”

dai nostri inviati a Salerno – “Le vecchie categorie di spazio e tempo non esistono più, quindi il distanziometro sembra una cosa assurda. La distanza spaziale non coincide con quella sociale. Tra l’altro, giocare online significa collegarsi con qualsiasi gioco”. Sul distanziometro è intervenuto il prof. Paolo Diana, sociologo dell’Università di Salerno. “Sarebbe interessante capire – ha continuato – quale sia la correlazione tra un luogo sensibile come il compro oro ed il bancomat e la compulsività del gioco”. “Una delle problematiche delle ultime generazioni è anche il rinchiudersi dei giovani in se stessi, quello che è chiamato il ritiro sociale, molto pericoloso”. Diana ha poi sottolineato come stia dando dei riscontri positivi, in questo tipo di problematiche, la “peer education”, nella quale “i ragazzi praticamente si educano a vicenda. In questo settore ha dato dei riscontri ed ha avuto dei risvolti molto positivi e rappresenta sicuramente uno strumento efficace per la prevenzione ai disturbi da gioco d’azzardo. La peer education è una strategia di lavoro che mira a dare strumenti di analisi e riflessione e fatta tra ragazzi è molto efficace”. es/AGIMEG