Moresco (giornalista Repubblica): “Normative che parlano di distanziometro nell’era del gioco online sono anacronistiche”

dai nostri inviati a Salerno – “Il 95% dei ragazzi intervistati pensa che se si riduce il gioco legale si va a finire nel gioco illegale. I ragazzi ci vedono più lungo dei Governi. L’attuale Governo parte da una considerazione: non parlare del gioco, lo riduce”. E’ quanto ha dichiarato all’Università di Salerno Gianluca Moresco, giornalista di Repubblica, nel corso della tavola rotonda dal tema “Dalla modernizzazione al proibizionismo: la marcia indietro del gioco pubblico”.
“Bisogna fare un passo indietro per capire come funziona il gioco in Italia. Fino al 1998 tutte le forme di scommessa erano vietate tranne una, si poteva scommettere sui cavalli in 328 agenzie sparse in tutta la penisola. Nel 1998 iniziò con il Mondiale di Francia la prima puntata legale del mondo, la scommessa su Italia-Norvegia, e si cominciò a dare il via libera al gioco legale. Ci fu una sfida pubblicitaria, si cominciava a dire agli italiani dove e come potevano giocare, da quel momento la malvita ha cominciato a vedere scendere i propri guadagni. Il 2004 è l’anno zero delle slot, si inizia a giocare legalmente. Le slot rappresentano il centro della discussione politica-sociale sulla cosiddetta ludopatia. Fino al giorno prima della legalizzazione – ricorda Moresco – c’erano 860mila slot illegali che portavano denaro sempre nelle tasche della criminalità. Arriva il 2008, arriva il gioco online. Poker online, scommesse online che si portano dietro una grande rivoluzione anche a livello pubblicitario. La pubblicità rivolta alle nuove generazioni deve essere chiara, dire che cosa è consentito e che cosa no. In base alla regolamentazione si può anche mettere un tetto a quello che si decide di giocare, tutto questo è stato fatto ed è stato accompagnato definendo i perimetri di che cosa è regolare, consentito e non problematico. Le normative che parlano di distanziometro nell’era del gioco online hanno una valenza anacronistica”, ha concluso Moresco. lp/AGIMEG