Maxi-penali slot: In caso di condanna BPlus annuncia il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo

Se la Corte dei Conti – il prossimo 9 luglio – dovesse emettere una sentenza di condanna che obbliga al pagamento delle maxi-multe slot, BPlus annuncia già che farà ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Sul presupposto – come spiegano i legali di Bplus – che si “creerebbe una sovrapposizione tra la giurisdizione in materia di sanzioni e penali contrattuali previste dal rapporto concessorio in materia di servizio pubblico di raccolta del gioco tramite apparecchi da intrattenimento, che ricade nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, e la giurisdizione della Corte dei Conti. Due sistemi giurisdizionali che agiscono ed accertano autonomamente responsabilità su presunti comportamenti illeciti del concessionario pubblico, giudicando due volte sui medesimi comportamenti, dando luogo ad una duplicazione che non pare compatibile con l’art 6 CEDU e con i principi affermati dalla Corte di Strasburgo”.  E’ quanto si legge su Affaritaliani.it. Poiché BPlus (con gli altri concessionari) è già stata assolta in via definitiva con la sentenza del Consiglio di Stato del 2010, affermando che per gli stessi fatti contestati dalla Corte dei Conti (ritardata connessione degli apparecchi) data la complessità tecnica della fase di start up nonché per le carenze tecniche e le non conformità di numerosi apparecchi omologati da AAMS, i concessionari non avevano alcuna responsabilità per i ritardi, l’eventuale ricorso alla Corte europea ha, secondo i legali Bplus, “la certezza di essere accolto, rendendo così nulla una eventuale sentenza di condanna della Corte dei Conti. E anzi, precostituendo forse le motivazioni per una rivalsa economica contro lo Stato italiano”. lp/AGIMEG