MatchFixing, Zapponini (SGI): “Auspichiamo celere ratifica della convenzione in materia di match-fixing. Controproducente il divieto di scommesse nelle serie minori”

“Sistema Gioco Italia, da sempre attiva nelle azioni di prevenzione e contrasto alla frode sportiva, condivide appieno le premesse, la logica e gli obiettivi di iniziative come quelle odierne che vanno nella direzione di una concreta risposta a livello internazionale ad una questione delicata, attuale e di grande importanza come la lotta al match-fixing. La Federazione auspica una prossima celere ratifica da parte dello Stato italiano della Convenzione di Magglingen/Macolin del Consiglio d’Europa affinché questa possa entrare in vigore, e conferma il proprio ruolo proattivo nel favorire una maggiore collaborazione e uno scambio di informazione tra autorità pubbliche, organizzazioni sportive e operatori di gioco legali in merito al tema delle frodi sportive”.
E’ il commento di Stefano Zapponini, Presidente di Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera dell’Industria del Gioco Lecito e dell’intrattenimento, durante il seminario internazionale in corso a Roma :”Sistemi di segnalazione protetta: una leva chiave per il contrasto al match-fixing e all’infiltrazione del crimine organizzato nel mercato dello sport”. Dal 2014, Sistema Gioco Italia è parte del progetto a lungo termine co-finanziato dalla Comunità Europea e che vede l’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri quale capofila sul tema dei rischi di illegalità nell’ambito delle scommesse sportive, all’interno del quale si inserisce il convegno di oggi.
Tutti gli operatori di gioco legale in Italia, in qualità di concessionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sono soggetti ad adempimenti di prevenzione, controllo-monitoraggio di quote e segnalazione anomalie in stretta collaborazione con l’Autorità di regolazione. Una premessa, questa, che permette un’azione di controllo capillare.
E’ un impegno più profondo e attivo quello di Sistema Gioco Italia: l’incontro di oggi è stata l’occasione per presentare il Codice di Condotta per l’offerta di Scommesse, tappa finale di un percorso di lavoro che vede la Federazione impegnata da tempo attraverso il confronto e l’intesa delle diverse anime che la compongono. “La Federazione – spiega Zapponini – si fa oggi promotrice di un codice di condotta in materia di scommesse sportive a tutela dell’integrità sportiva, sulla scia dell’iniziativa europea portata avanti dall’associazione di categoria European Lotteries. L’obiettivo principale è duplice: da una parte, raccogliere, andando oltre agli adempimenti concessori, i valori, principi e le azioni di prevenzione e contrasto al match-fixing da parte dei concessionari aderenti; dall’altra, mettere a disposizione il valore aggiunto e i principi di questo codice in favore delle organizzazioni sportive in generale, per generare maggiori sinergie nella prevenzione, nel controllo e nella sanzione delle irregolarità da parte di tutte le entità coinvolte. L’augurio è che questo testo possa diventare strumento operativo sostenuto dai diversi attori autorevoli seduti al tavolo di lavoro di oggi”.
Il Presidente Zapponini è, inoltre, intervenuto anche sul divieto assoluto di scommesse nelle serie minori che, in realtà, potrebbe avere un effetto opposto a quello auspicato favorendo il gioco illegale: “Il match fixing è un fenomeno criminale di portata ormai internazionale. Questo fatto consente di aggirare gran parte dei controlli fatti in ambito nazionale e, soprattutto, di non destare particolari attenzioni e sospetti tra i concessionari locali, nonché tra le Autorità di vigilanza e controllo che hanno una visione dei flussi di gioco limitata al perimetro del territorio. In questo senso, un divieto assoluto di scommesse nelle serie minori (dalle Lega pro in giù) in Italia paventato da alcuni, non aiuterebbe e anzi potrebbe essere controproducente, determinando uno spostamento dei flussi verso canali di gioco incontrollati.”
Il progetto promosso dell’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio, che rientra nel più ampio quadro “dell’Anti Match-fixing formula project” co-finanziato dalla DG Home Affairs della Commissione Europea, mira a promuovere una partecipazione multi-stakeholder nell’identificazione dei rischi connessi alla manipolazione delle scommesse sportive, focalizzandosi sullo sviluppo di buone pratiche a livello nazionale, in un’ottica di replicabilità extra-nazionale. Vede il coinvolgimento, oltre alla federazione Sistema Gioco Italia, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di Trasparency International Italy, dell’Università Cattolica di Milano, dell’UNIONCAMERE Italia tra cui la camera di Commercio di Palermo, dell’UNIONCAMERE Europa e di INTERPOL Italia in stretto coordinamento con il segretariato generale di Lione (Francia). lp/AGIMEG