MatchFixing: Italia il Paese più avanzato nelle politiche di prevenzione e contrasto al fenomeno, punto di riferimento per gli altri Paesi UE

E’ in corso presso la Sala Polifunzionale di Largo Chigi la presentazione degli strumenti attuativi realizzati per la lotta ai fenomeni di corruzione all’interno delle politiche dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri elaborate nel progetto “Anti Match-Fixing Formula” (AMFF). Il progetto è nato con l’obiettivo generale di sviluppare un modello pubblico-privato integrato a livello europeo per la prevenzione del fenomeno del matchfixing attraverso la selezione di buone pratiche europee e nazionali, in grado di soddisfare e rafforzare l’attuale cooperazione. Il Meeting internazionale denominato “Sistemi di segnalazione protetta: una leva chiave per il contrasto al match-fixing e all’infiltrazione del crimine organizzato nel settore dello sport”, si colloca nella più ampia dinamica nazionale, internazionale e europea di crescente rafforzamento delle politiche di prevenzione e contrasto al matchfixing. Il progetto AMFF è parte del framework di quattro progetti europei che procedono in parallelo, tutti funzionali a contrastare i rischi derivanti da scommesse (betting risk) attraverso la collaborazione pubblico-privato. Il progetto italiano è quello a maggiore vocazione attuativa poiché si prefigge, la realizzazione di strumenti operativi per il coordinamento pubblico privato e la sperimentazione di un sistema di segnalazione protetta anonima. Lo studio ha preso lo spunto dal quadro coerente delle azioni in corso contro la corruzione nel mondo dello sport da parte degli attori italiani, con particolare riferimento all’AAMS e, fin dal 2011, agli operatori di scommesse attraverso le Unità UISS e GISS. Attualmente l’Italia è il Paese più avanzato nelle politiche di prevenzione in materia e l’attuazione di questo modello di politiche di contrasto può diventare strumento di riferimento per gli altri Paesi UE.
I principali obiettivi realizzati dal progetto sono: l’analisi qualitativa, che costituisce la base per l’elaborazione di un quadro sinottico integrato al fine di sviluppare una solida interpretazione di base condivisa per l’attuazione di politiche coordinate; l’istituzione di una ‘cooperation room’ europea al fine di selezionare le pratiche europee funzionali al modello e di preparare il terreno per la sua ulteriore diffusione; l’avvio di una procedura di cooperazione integrata pubblico-privata volta alla prevenzione del fenomeno del matchfixing per estendere la capacità di individuazione preliminare delle situazioni a rischio; il rafforzamento della piattaforma nazionale esistente UISS e GISS; l’attivazione di un sistema innovativo di segnalazione protetta, basato sul coinvolgimento strutturale della rete delle Camere di Commercio. Gli strumenti implementati dal progetto ed attualmente in fase di test sono i seguenti: piattaforma di reportistica protetta, piattaforma correlata a supporto delle pratiche per la protezione dell’integrità nel mondo dello sport, cooperation room internazionale governativa e cooperation room internazionale non governativa. Nell’ambito del progetto verranno attivate due aree piulota a Milano e a Palermo. Contestualmente è in fase di attuazione il Progetto europeo anti matchfixing Top Training con azioni di formazione ai top decision makers delle organizzazioni sportive, in partnership, tra gli altri con Coni ed ESSA. lp/AGIMEG