Match-fixing: trasmessa al Senato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive

E’ stata trasmessa al Senato la “Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla manipolazione di competizioni sportive, fatta a Magglingen il 18 settembre 2014”. Tra gli obiettivi del disegno di legge quello di “prevenire, individuare e combattere le partite truccate e la manipolazione delle competizioni sportive. Essa sollecita i Governi ad adottare misure per evitare i conflitti di interesse tra gli operatori delle scommesse sportive e le organizzazioni sportive e si rivolge alle autorità di regolamentazione delle scommesse sportive per l’intensificazione della lotta contro la frode e le scommesse illegali”. La Convenzione associa “tutti i potenziali soggetti che operano nella lotta alle manipolazioni de quibus, vale a dire autorità pubbliche, organizzazioni sportive e operatori di scommesse. In tal senso, i Governi vengono sollecitati ad adottare misure idonee, anche di natura legislativa, per indurre, ad esempio, le autorità di controllo sulle scommesse sportive a contrastare le frodi, anche limitando o sospendendo la possibilità di effettuare scommesse, o per limitare, in caso di necessità, l’accesso agli operatori coinvolti e il blocco dei flussi finanziari tra questi ultimi e i consumatori”. Il testo individua “per l’Italia, nell’Agenzia delle dogane e dei monopoli l’autorità per la regolamentazione delle scommesse. Si rappresenta che il perseguimento dell’obiettivo di controllo dei flussi di scommesse, al fine di contrastare il fenomeno della combine sportiva, rientra già, a legislazione vigente, nell’ambito delle attività istituzionali conferite all’Agenzia”. Il testo stabilisce poi che “le amministrazioni pubbliche interessate provvedono all’attuazione delle disposizioni di cui alla presente legge con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. cdn/AGIMEG