Match Fixing, Baranca (segr. gen. Federbet): “La vicenda di cui si parla oggi riguarda fatti risalenti a due anni fa. Dire che la Lega di B non sta facendo nulla significa mistificare la realtà”

Francesco Baranca, segretario generale di Federbet, la Federazione internazionale con sede a Bruxelles che si occupa di prevenire ed eliminare il cosiddetto “match-fixing” (l’alterazione delle partite), promuove a pieni voti il livello di protezione assicurato quest’anno al campionato di Serie B. Il calcioscommesse è un problema oggettivo, ma attribuire tutta la responsabilità dell’ultima vicenda di cronaca che ha coinvolto due partite del campionato 2013-2014 e la camorra, alla Lega di Serie B è per Baranca un errore. “La vicenda di cui si parla oggi riguarda fatti risalenti a due anni fa, ma non riguarda l’oggi. Posso dire che a partire da quest’anno la Serie B ha aumentato il livello di protezione con un sistema di monitoraggio ex ante, un tipo di protocollo che è stato mutuato dalla Lega spagnola, messo in campo proprio per evitare che si ripresentassero problemi passati”, le parole di Baranca. La Serie B è riuscita a ridurre, grazie al monitoraggio incrociato delle gare e ai corsi di formazione organizzati con le 22 società di B, considerevolmente i flussi di puntate anomale rispetto alla Serie A e alla Lega Pro. “Dire che la Lega di B non sta facendo nulla significa mistificare la realtà”, aggiunge il segretario di Federbet commentando l’eccessivo risalto mediatico su una vicenda comunque circoscritta a due gare di due anni fa. “Oggi i fatti parlano chiaro: due anni fa – conclude Baranca – gli allarmi erano stati superiori alle 10 partite in una stagione senza la possibilità di poter giocare la partita in singola; quest’anno, nel campionato appena concluso, abbiamo avuto in tutta la stagione una sola partita che ha subito delle variazioni anomale ma per un’errata valutazione da parte dei bookmaker”. cdn/AGIMEG