Marasco (Pres. Logico): “Il gioco illegale può essere contrastato solo con un’offerta legale chiara e riconoscibile, ma il divieto di pubblicità rischia di confondere i giocatori”

“I risultati emersi da una ricerca condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, ‘Disturbo sul gioco d’azzardo: risultati di un progetto sperimentale’, confermano non solo la necessità di una corretta informazione sul settore del gioco online, soprattutto nella fascia di età che va dai 25 ai 44 anni, ma chiariscono anche che l’online gaming è l’unico che offre procedure di identificazione del giocatore, di limitazione al gioco e di protezione dei giocatori”, sottolinea Moreno Marasco, presidente di Logico (Lega Operatori di Gioco su Canale Online). “La crescita del settore online (7% del totale nel 2017) è riconducibile – spiega Marasco – in ultima analisi alla canalizzazione della domanda di gioco sul circuito legale, non ad un ‘boom’ di giocatori. La normativa italiana è stata la più sollecita, nel panorama europeo, in fatto di regolamentazione dell’online gaming ma nello stesso tempo ha sempre rappresentato il gioco come intrattenimento, forma di socializzazione e piacevole impiego del tempo libero, nei limiti della legalità e al riparo da forme di dipendenza patologica. Logico è, come sempre, in prima linea nella lotta contro ogni forma di ludopatia e per promuovere un contesto regolatorio e normativo adeguato – continua Marasco – Per questa ragione chiediamo al Governo di rivedere il provvedimento che introduce il divieto totale di pubblicità del gioco. È evidente come il gioco online illegale possa essere contrastato solo con un’offerta legale chiara, trasparente e riconoscibile. Il divieto di pubblicità rischia di confondere, facendo solo il gioco dei circuiti illegali e del malaffare”. ac/AGIMEG