Malta, Colombo (IGT): “Gioco responsabile, predisposto un programma di training destinato a tutti i dipendenti”

dal nostro inviato – “Il gioco responsabile dev’essere nel nostro dna, deve coinvolgere tutti coloro che lavorano all’interno dell’azienda perché è bene sapere che lavorando in un settore delicato, l’azienda segue dei rigorosi principi etici”. Così Stefania Colombo, che guida il settore di responsabilità sociale all’interno di Igt, presentando le attività svolte dal suo gruppo alla platea della 12a conferenza di Eags in corso a Malta. “Noi siamo presenti in 58 Paesi e per questo abbiamo predisposto un programma di training destinato a tutti i dipendenti. Solo in alcuni Paesi, tra i quali Italia, siamo presenti con attività B2C. Per il resto, Igt è fornitore di altri operatori. Il programma di training è destinato a tutti, senza distinzione di ruoli e mansioni aziendali. Naturalmente, per i dipendenti il cui lavoro ha un impatto diretto sul giocatore, per esempio i game designer, sono previsti degli specifici programmi di formazione”. Colombo ha parlato anche degli strumenti di gioco responsabile destinati ai giocatori che vengono inseriti direttamente nei software dei giochi. Differenziati, a seconda del Paese al quale vengono destinati e delle richieste degli operatori che li acquistano. “Parlando di gioco responsabile, usiamo spesso la parola fun, divertimento. Sia per i nostri colleghi che per gli stessi giocatori. Questo perché ci siamo accorti di come sia più difficile, e si tenda a evitarla, svolgere un’attività che si presenta come triste e noiosa. Anche se si tratta di un impegno serio, un po’ di ironia aiuta a lavorare meglio. E questo vale anche per il giocatore quando viene invitato a utilizzare qualche software di gioco responsabile”. gpm/AGIMEG