Legge di Bilancio: tassa sulle vincite al centro del dibattito alla Camera. Ecco tutti gli interventi dei deputati sui giochi

“Vogliamo entrare nel dettaglio? Il tempo è breve, ma qualche esempio. Quali sono le nuove tasse con cui gli italiani dovranno confrontarsi, o per meglio dire, combattere l’anno prossimo? Tasse sulla plastica, sulla bevande zuccherate, sui giochi, sui tabacchi, sulle auto aziendali, Robin Tax, chi più ne ha più ne metta”. E’ quanto ha sottolineato in Aula alla Camera in occasione della discussione della Legge di Bilancio Andrea Mandelli (FI). “Altro argomento importante, il taglio del cuneo fiscale. Sicuramente con la crisi economica mondiale e le politiche sui dazi, l’unica strada per aumentare il nostro PIL è mettere in tasca i soldi ai lavoratori per far ripartire il mercato interno, tagliando quindi il cuneo fiscale; ma il costo del lavoro si taglia riducendo l’Irpef e i contributi, non con un bonus di circa 40 euro in busta paga a partire dalla seconda metà dell’anno, che può forse rendere a livello propagandistico, anzi sicuramente renderà, ma che non risolve di certo un problema ben più grave e strutturale. Il fatto che il Governo abbia destinato a questo intervento solo 3 miliardi, che è lo stesso importo che ha destinato per la lotteria degli scontrini, la dice lunga sulla visione del Governo: una visione totalmente inesistente”, ha continuato.

“È vero che in questa manovra le tasse aumentano per qualcuno, ma ci si dimentica di dire che diminuiscono per qualcun altro. Il gioco d’azzardo, le banche, le piattaforme petrolifere, i prodotti inquinanti vedranno, è vero, un aumento di tasse, ma è altrettanto vero che altre tasse diminuiranno per le famiglie, per i lavoratori, i piccoli e medi imprenditori”, ha aggiunto Daniela Torto (M5S).

“Penso, poi, che se a questo aggiungiamo tutte le altre tasse – che voi definite microtasse ma che sono odiose tasse per noi – che ci sono in questa manovra, a partire dalle auto aziendali, scendendo per le accise sui carburanti, che aumentano da questa finanziaria, da questa manovra, già da marzo 2020, nonché quella sui giochi, sul tema della cosiddetta Robin tax, tutte queste cose comunque incidono sempre sul comparto produttivo. Quindi, il tema è che, ancora una volta, si decide in questo Paese di continuare a tartassare chi invece andrebbe lasciato libero di produrre, di produrre occupazione, di pagare le tasse, contribuire a fare tasse giuste e a fare sviluppare questo Paese”, ha detto Raffaele Nevi (FI).

“Voi pensate con 40 euro di prendere in giro gli italiani, aumentando loro poi tutta una serie di altre tasse, che adesso vi elenco, perché è un diluvio di tasse, altro che non ci sono nuove tasse, è un diluvio: plastic tax, abbiamo detto, di circa 312 milioni di euro, di entrate, presi dagli italiani; la rivalutazione sulle partecipazioni mobiliari e immobiliari per 860 milioni di euro; non parliamo di quella sulla sui giochi, perché tassate non soltanto le aziende del gioco legale, praticamente un settore completamente distrutto, ma adesso andate a prelevare anche di più dalle vincite dei giochi, e in Italia neanche si può giocare perché voi riuscite a prelevare anche di più dalle vincite dei giochi; la sugar tax, 230 milioni; i tabacchi e gli accessori da tabacco, 119 milioni; l’imposta sui servizi digitali, 108 milioni; le accise sui prodotti energetici, 106 milioni; le accise sul gasolio, per adesso 80 milioni; i buoni pasto nelle mense aziendali, 51 milioni; insomma, un diluvio di tasse”, ha sottolineato Mauro D’Attis (FI).

“Vorrei sottolineare il fatto che, dilazionando i tempi, perché inizialmente queste tasse dovevano partire da subito e, invece, adesso il Governo ha dilazionato i tempi sia per plastic che sugar e, per compensare il mancato gettito iniziale dovuto all’aver dilazionato i tempi per la sugar tax, cosa fa il Governo? Il Governo interviene sul prelievo sulle vincite, sulla tassa sulla fortuna, per non farci mancare niente: da marzo 2020, infatti, per ogni vincita superiore ai 500 euro verrà imposta una tassa che toccherà quota 20 per cento – vale anche per i gratta e vinci peraltro – mentre dal prossimo 15 gennaio la quota del 20 per cento riguarderà tutte le vincite superiori a 200 euro alle cosiddette new slot”, ha continuato la relatrice di minoranza, Rebecca Frassini (Lega). cdn/AGIMEG