Legge di Bilancio, Servizio Bilancio: Giro di vite penalizzerà slot e vlt più di quanto creda il Governo

Il Governo nella legge di Bilancio ipotizza solamente un calo della raccolta delle vlt, ma anche le newslot potrebbero subire una flessione, e il crollo potrebbe essere superiore alle attese. E’ il monito che lancia il Servizio di Bilancio nella  Nota di Lettura alla Manovra, chiedendo al Governo “un approfondimento della Relazione Tecnica al fine di verificare il carattere prudenziale della stima”.

Il Servizio di Bilancio ricorda quello delle slot e delle VLT “è oggi un mercato in contrazione, per effetto di alcune leggi regionali che prevedono forti limitazioni al gioco”. Con la Manovra, poi, il Governo ha disposto un aumento del prelievo erariale dello 0,5% a partire dal 2019, e per calcolare gli effetti del giro di vite si basa sul mero raffronto tra il 2017 e il 2018. “La stima, per gli AWP, fa riferimento ad una raccolta relativa al 2017 pari a 25,4 miliardi di euro. Nel 2018, i dati in possesso dell’Agenzia, proiettati al 31 dicembre, registrano una contrazione della raccolta, che si stima sarà pari a 24,1 miliardi di euro”. A conti fatti l’aumento della tassazione porterebbe nelle casse dello Stato 120,1 milioni di euro.

Nel caso delle VLT, ci sono anche altri fattori da considerare. LO stesso Governo, nella Relazione Tecnica, ricorda che in questo caso “il payout di mercato è superiore a quello minimo stabilito per legge (85%)”, di conseguenza ci si deve attendere che i concessionari, per ammortizzare l’aumento del prelievo, “riducano la percentuale destinata alle vincite a partire dal mese di aprile, allorché dovranno aggiornare tutti i sistemi di gioco alle nuove regole tecniche fissate dal d.d. 4 aprile 2017, anche in relazione agli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio”. In altre parole, il giocatore si troverà di fronte a un gioco meno appetibile, si verificherà “un aumento del prezzo del gioco”, e questo potrebbe “comportare una riduzione della domanda”. Il Governo – già con il Decreto Dignità, quando aveva deciso un primo aumento del prelievo – aveva stimato “una riduzione di raccolta del 3% con riferimento all’anno 2018. La RT, sulla base dei dati dei primi nove mesi del 2018, calcola il citato decremento del 3% rispetto a livelli di raccolta più attendibili”. Per le Vlt, nel 2018, si stima una raccolta di 24,3 miliardi, questo porta a calcolare che nel 2019 – ipotizzando una riduzione delle giocate a partire da aprile – la raccolta scenderà a 23,8 miliardi. “Per gli anni successivi al 2019, per i quali l’effetto di decremento dovuto alla riduzione del payout si verificherà per l’intero anno, si stima una raccolta di 23,6 miliardi di euro”. L’incremento del PREU, quindi dovrebbe portare nelle casse dello Stato 119 milioni di euro nel 2019, e 117,5 milioni di euro negli anni successivi.

Tra slot e vlt, di conseguenza, il maggior gettito dovrebbe essere di 239,1 milioni nel 23019, e di 237,6 negli anni successivi. Perché questo si verifichi, però, i livelli di raccolta dei due giochi non devono subire variazioni rispetto al 2019. E su questa condizione il Servizio di Bilancio sembra dubitare: la Relazione Tecnica “pur dando conto di una flessione del mercato, non analizza l’andamento della stessa registrato nel tempo, né formula una previsione sulla base sulla base del trend per gli anni 2019 e seguenti. La RT si limita infatti ad ipotizzare, per le VLT, una riduzione del 3% dovuta alla possibile variazione del payout”. E “non considera i riflessi sulla raccolta degli incrementi del PREU”, che il Governo ha già disposto alcuni mesi fa con il Decreto Dignità. Per il Servizio di Bilancio,  di conseguenza, “appare necessario un approfondimento della RT al fine di verificare il carattere prudenziale della stima. La eventuale prosecuzione della flessione del mercato in futuro e l’impatto sul gioco e quindi sulla raccolta che potrebbe derivare dagli aumenti proposti e da quelli già disposti dal D.L. “Dignità” potrebbero lasciar ipotizzare una maggiore flessione della raccolta per gli AWP e VLT, rispetto a quella ipotizzata per le VLT, in assenza di elementi informativi ulteriori a supporto della stima”. lp/AGIMEG