Legge Bilancio, Commissione Finanze Camera inizia l’esame. Pelillo (Relatore), “Dai giochi 552 milioni nel 2018”

LA Commissione Finanze della Camera ha avviato ieri l’esame della legge di Bilancio – già approvata in prima lettura al Senato la settimana scorsa – al fine di rendere parere alla V Commissione. I lavori della Finanze – secondo le previsioni – termineranno nel primo pomeriggio di domani.

Relatore l’on.  Michele Pelillo del PD, che ieri ha illustrato i contenuti del provvedimento, soffermandosi anche sulle norme in materia di giochi, contenute nei commi da 619 a 621. Il comma 619 fissando al 30 settembre 2018 il termine per effettuare la gara che assegnerà 210 concessioni del Bingo, e porterà nelle casse dello Stato almeno a 73 milioni di euro. I concessionari in scadenza che intendano partecipare alla gara dovranno effettuare un versamento di 7.500 euro per ogni mese in cui intendono proseguire l’attività (o 3.500  per la frazione di mese inferiore ai 15 giorni). Inoltre, dovranno sottoscrivere un atto integrativo accessivo alla concessione.

Il comma 620 riguarda invece il bando per le concessioni delle scommesse che dovrà essere indetto entro il 30 settembre 2018, e  garantirà allo Stato un introito di almeno 410 milioni. “Le condizioni richiamate” ha spiegato Pelillo “sono una durata della concessione di nove anni, non rinnovabile, per la raccolta, esclusivamente in rete fisica, di scommesse presso punti di vendita aventi come attività prevalente la commercializzazione di prodotti di gioco pubblici, fino a un numero massimo di 10.000 diritti, e presso punti di vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, fino ad un massimo di 5.000 diritti, di cui fino a un massimo di 1.000 diritti negli esercizi in cui si effettua quale attività principale la somministrazione di alimenti e bevande; una base d’asta non inferiore ad euro 32.000 per ogni punto di vendita avente come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici e ad euro 18.000 per ogni punto di vendita avente come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici; in caso di aggiudicazione, versamento della somma offerta entro la data di sottoscrizione della concessione; possibilità di partecipazione per i soggetti che già esercitano attività di raccolta di gioco in uno degli Stati dello Spazio economico europeo, avendovi la sede legale ovvero operativa, sulla base di valido ed efficace titolo abilitativo rilasciato secondo le disposizioni vigenti nell’ordinamento di tale Stato”.

Le concessioni in essere, e le autorizzazioni rilasciate ai Ctd sanati “sono prorogate al 31 dicembre 2018, a fronte del versamento della somma annuale di euro 6.000 per diritto afferente i punti vendita aventi come attività principale la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici, compresi i punti di raccolta regolarizzati e di euro 3.500 per ogni diritto afferente i punti vendita aventi come attività accessoria la commercializzazione dei prodotti di gioco pubblici”.

Il comma 621 stabilisce che “al fine di consentire l’espletamento delle procedure di selezione di cui ai commi 1 e 2, le Regioni adeguano le proprie leggi in materia di dislocazione dei punti vendita del gioco pubblico all’intesa sancita in data 7 settembre 2017, in sede di Conferenza Unificata”.

Le due gare, e la proroga delle attuali concessioni in attesa della pubblicazione del bando, garantiranno “maggiori entrate complessivamente pari a 552 milioni di euro per il 2018” ha sottolineato Pelillo.

Il Relatore ha poi ha ricordato infine che tra le entrate extra-tributarie inserite nel bilancio sono stati inclusi i 750 milioni di euro che lo Stato incasserà nel 2018, grazie alla “proroga della concessione in essere relativa alla raccolta, anche a distanza, delle lotterie nazionali ad estrazione istantanea”, proroga prevista dal decreto Fiscale convertito in legge la settimana scorsa. rg/AGIMEG