Ippica, on. Brignone (SI-Sel): “Vietare di possedere cavalli a chi organizza corse clandestine”

Vietare di “possedere cavalli, scuderie o attività inerenti all’ippica per i pregiudicati per reati a danno di animali, per scommesse clandestine, per gioco d’azzardo e per associazione a delinquere”, e adottare “misure di polizia, personali e reali, nei confronti di coloro che si ritiene siano abitualmente dediti alle corse clandestine e ai traffici delittuosi connessi e di coloro che, per la condotta e il tenore di vita, si ritiene che vivano abitualmente con i proventi di attività connesse alle corse clandestine”. Lo chiedono in un’interrogazione a risposta scritta al Ministro della salute e al Ministro dell’economia e delle finanze, gli on. Beatrice Brignone e Giuseppe Civati (SI-SEL). L’interrogazione prende spunto dall’operazione Bucefalo condotta   dalla squadra mobile di Enna (con la collaborazione dei commissariati di Piazza Armerina, Leonforte, Nicosia, Niscemi e da reparti del comando provinciale della Guardia di finanza) che ha portato all’arresto di otto persone, e alla denuncia di altre tredici denunciate con l’accusa di scommesse e gare clandestine di cavalli, con l’aggravante della presenza di minori. Un’operazione che “non fa che confermare la pericolosità sociale delle organizzazioni criminali dedite alle corse clandestine di cavalli”. Nell’interrogazione si chiede anche di adottare “iniziative normative che prevedano maggiori controlli, anche di natura fiscale, al fine di garantire la tracciabilità degli animali e del denaro, in relazione alla compravendita dei cavalli per prevenire il loro riutilizzo in attività criminali, quali le corse clandestine o le macellazioni abusive”; e di  introdurre “una nuova fattispecie di delitto per chi partecipa, anche senza un ruolo attivo nell’organizzazione, alle corse clandestine”. gr/AGIMEG