‘Il Fatto Quotidiano’: Dazn tra calcio e scommesse, in tre anni investimenti in Italia per 579 milioni di euro. Agli allibratori informazioni e statistiche per calibrare le quote in tempo reale

Centonovantatre milioni di euro a stagione per tre gare su dieci di Serie A e 22 milioni per la Serie B completa. E’ quanto investe Dazn nel nostro Paese, il nuovo canale che, dopo l’uscita di scena di Premium (Mediaset), fa da contraltare all’onnipresente Sky per la trasmissione delle partite di calcio del massimo campionato e della serie cadetta. Dazn è un satellite del gruppo inglese Perform, di proprietà del magnate di origine ucraina Leonard Blavatnik: con gli ultimi acquisti in Europa, i ricavi di Dazn sono passati da 9,6 milioni di euro nel 2016 a circa 100 milioni nel 2017, ma gli affari di Perform – si legge sul Fatto Quotidiano – ruotano attorno alle scommesse. Il settore ‘servizi’ di Perform è in costante espansione e, sempre nel 2017, supera i 300 milioni di euro di introiti. Perform infatti con decine di aziende fornisce agli allibratori informazioni e statistiche per calibrare le quote anche in tempo reale e non perdere denaro. Così come fanno anche Opta e Runningball, facenti sempre parte dell’universo Perform, che collaborano con operatori di gioco riconosciuti e non. Tre anni fa, ad esempio, Runningball ha quotato una partita fantasma su cui ci furono accuse di truffa, un errore capitato più di una volta. Opta invece ha una versione professionale per gli allenatori e una divulgativa per i giornali o le emittenti sportive con approfondite rielaborazioni tecniche che vanno dal numero di palloni recuperati da un giocatore ai suoi battiti cardiaci. La struttura economica di Perform sembra essere abbastanza fragile, ma l’eterogenea multinazionale è in fase di lancio: incassi per 486 milioni di euro e perdite per 410 milioni, con un debito totale di 838 milioni. Solamente in Italia, Dazn si è impegnata a versare 579 milioni in tre anni. lp/AGIMEG