Giustizia Amministrativa: Giovannini (Pres. Consiglio di Stato), “Consistente aumento dei ricorsi, oltre il 15% nel 2014”

Nel 2014 “si è avuto un consistente aumento dei ricorsi proposti dinanzi ai diversi organi di giustizia amministrativa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio di Stato Giorgio Giovannini nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, che si è tenuta questa mattina a Palazzo Spada, e a cui hanno partecipato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le più alte cariche dello Stato. Il presidente Giovannini ha spiegato che si è passati dai circa 64.500 ricorsi depositati nel 2013, ai a 74.484 del 2014, “con un aumento quindi di oltre il 15%. L’aumento si è verificato sia in primo grado di fronte ai Tribunali Amministrativi Regionali (dove si è passati da 54.902 ricorsi del 2013, a 63.723 del 2014), sia in grado di appello di fronte al Consiglio di Stato (dove si è passati dai 9.581 ricorsi del 2013, ai 10,761 del 2014)”. L’aumento ha riguardato soprattutto “la materia degli appalti, dell’istruzione pubblica e dell’Università, ove si è generato un cospicuo contenzioso sulle procedure di abilitazione scientifica nazionale” ha detto ancora il presidente Giovannini, sottolineando però come l’arretrato sia stato ulteriormente ridotto. Si è passati infatti dai “322.456 ricorsi pendenti alla fine del 2013, ai 292.273 ricorsi pendenti alla fine del 2014, con un abbattimento quindi di circa il 10%”. Negli ultimi cinque anni, inoltre l’arretrato è stato ridotto “per oltre il 50%: nel 2009 erano pendenti 667.582 ricorsi”.Per quanto riguarda la durata dei processi, nella fase cautelare, “tanto per i giudizi di rito ordinario, quanto per quelli di rito speciale, la decisione normalmente interviene nell’arco di 30/40 giorni dalla presentazione del ricorso”, ovvero “nel minimo tempo tecnico richiesto per la difesa delle parti”.Per le sentenze di merito, la situazione è più “variegata”. Nel caso del rito speciale (che riguarda  prevalentemente le materie economicamente  e politicamente più rilevanti, come gli appalti e i procedimenti elettorali) “i giudizi in tema di appalti sono conclusi, in media, in primo grado in nove/dieci mesi in primo grado, e in sette/otto mesi in appello”. Ma “il quadro non è altrettanto positivo nei processi di rito ordinario” sui quali “continua a pesare l’entità dell’arretramento”. “Si tratta a ogni modo di tempi mediamente molto più ristretti rispetto a quelli fatti registrare dalla giurisdizione civile ordinaria”. Secondo il presidente Giovannini tale situazione dovrebbe migliorare grazie alla “copertura di numerose vacanze di organico” e grazie alla “implementazione del sistema informatico”. E sotto quest’ultimo profilo, Giovannini ha ricordato il lancio – avvenuto nel corso dell’anno – del nuovo sito web che “ha realizzato l’ambizioso progetto di rendere accessibili a qualsiasi utente, gratuitamente e senza necessità di autenticazione, tutti i provvedimenti di primo e secondo grado dell’ultimo ventennio, oltre ai pareri resi dalle sezioni consultive del Consiglio di Stato”, in totale “oltre 1 milione e 600.000 provvedimenti”. Il settore giochi è spesso al centro dei contenziosi amministrativi: dalle licenze di pubblica sicurezza, alle gare d’appalto, passando per le ordinanze degli enti locali, il comparto è sempre più spesso al centro di questo genere di dibattiti. gr/AGIMEG