Giuliano (Garante infanzia e adolescenza Basilicata): “Contrasto del Gap, indispensabile il coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni scolastiche e delle aziende sanitarie”

Focus sul contrasto alla ludopatia in Basilicata. Il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Giuliano ha incontrato i rappresentanti del mondo scolastico, istituzionale, sanitario e del volontariato in merito al tema del gioco d’azzardo patologico. “Ho voluto fortemente questo incontro al fine di condividere insieme a voi le buone pratiche da mettere in campo, con la consapevolezza che la Basilicata presenta il più alto tasso di povertà educativa e di dispersione scolastica e, contemporaneamente, il ruolo genitoriale è venuto meno, lasciando molto spesso i ragazzi abbandonati a sè stessi. Nel 2014 il Consiglio regionale ha approvato la legge n. 30 tesa a contrastare tale fenomeno che viene considerato come una vera e propria ‘dipendenza comportamentale patologica’ e, come tale, una malattia che si può prevenire e curare. Per fare ciò è indispensabile il coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni scolastiche, le aziende sanitarie e di tutte le associazioni che operano nella lotta alle dipendenze di questo fenomeno dilagante”, ha detto il Garante. “Facendo parte dell’Osservatorio regionale posso evidenziare che vi è un progetto dedicato alla prevenzione, anche se non riusciremo mai a controllare tutto il sistema. L’attività di formazione al contrasto e prevenzione della ludopatia è rivolta in primis ai genitori, attraverso campagne di informazione e di sensibilizzazione ed educazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza da gioco.Il fenomeno prende piede in situazioni di disagio economico e di rischio di emarginazione sociale. Con la legge regionale 307-2014 sono stati previsti sia il supporto psicologico che quello supporto economico, nonché la mediazione familiare e la consulenza legale”, ha aggiunto – ricorda Sassilive – in occasione dell’incontro Valeria Errico, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Potenza. “La presa di coscienza della dipendenza da gioco è difficile e vi è una minore attenzione verso il tema delle devianze. Nel programma dell’offerta formativa dovrebbe essere inserito il tema delle dipendenze e, molto, spesso la scuola si trova difficoltà nel far recepire alcuni concetti, in quanto i docenti sono sempre più contrastati dai genitori. Vi comunico anche che stiamo per sottoscrivere un protocollo di intesa con il MIUR e il Ministero della Salute”, ha detto ancora Katia Miglionico dell’Ufficio Scolastico Regionale. cdn/AGIMEG