Gioco patologico, Giuli (Dip. Macerata): “serve fissare obiettivi ben precisi per il fondo da 50 milioni”

“Nel 2016 nel Lazio sono state trattate dai Serd 506 persone per gioco patologico – ha affermato lo psicologo Onofrio Casciani, membro dell’osservatorio sul gioco patologico del Ministero della Salute – tutti residenti nella Regione Lazio, uomini nell’81% dei casi e 47 anni di media”. Questo è il profilo medio del giocatore incallito. Da notare che più del 96% è di cittadinanza italiana e il 63% risulta occupato, mentre solo il 16% è in pensione. Lo psicologo dell’Asl Roma1 aggiunge che “il comportamento prevalente è risultato in sala giochi: infatti oltre il 30% ci si reca quotidianamente”. Nella seconda giornata del convegno “Gioco d’azzardo patologico, dalla neurobiologia sperimentale alla clinica”, organizzato dal CNR a Roma, si è parlato anche del fondo di 50 milioni messo a disposizione delle regioni: “il rischio è che ognuno decida di utilizzarli come meglio crede – spiega Gianni Giuli, direttore del Dipartimento di dipendenze patologiche di Macerata – anche finanziando progetti che con il gioco patologico non hanno nulla a che fare”. Secondo il direttore bisogna vigilare “fissando degli obiettivi ben precisi alle Regioni”, che siano “prevenzione, cura e contrasto al gioco patologico”, ha concluso. pc/AGIMEG