Gioco online, EGBA: “Necessario approccio politico più forte al settore per garantire un livello elevato e coerente di protezione”

In Europa, la regolamentazione del gioco sta lottando per tenere il passo con gli sviluppi tecnologici, e questo mette il giocatore a rischio. Infatti, il gioco online non ha confini e i giocatori possono facilmente giocare su siti Web con sede in altri Stati membri dell’UE, ma questo può esporli a protezioni ineguali e inadeguate. E’ quanto ha sottolineato l’EGBA, European Gaming & Betting Association. Tutto questo è stato confermato dallo studio della City University London, che ha rilevato che solo pochi Stati membri offrono ai giocatori un livello di protezione sufficientemente elevato. In particolare, solamente la Danimarca ha attuato pienamente le linee guida. Tra i principali risultati dello studio, inoltre, si evince che: 3 paesi (Irlanda, Paesi Bassi, Slovenia) non hanno attualmente regole per il gioco online; tutti i paesi impongono un requisito minimo di età per il gioco, con 22 paesi che stabiliscono un limite di età a 18 anni per tutti i tipi di gioco online; 23 paesi obbligano gli operatori a offrire strutture di auto-esclusione per i giocatori online; solo 14 paesi hanno istituito registri nazionali di auto-esclusione. “Le reti di sicurezza di base, come i registri di auto-esclusione, dovrebbero essere adottate da tutti gli stati membri al fine di garantire un livello minimo di protezione per coloro che hanno o sono a rischio di comportamenti problematici”, ha detto Maarten Haijer, Segretario generale, European Gaming and Betting Association (EGBA). “L’EGBA, per questi motivi, ha chiesto un approccio politico più forte al settore per garantire un livello elevato e coerente di protezione. Una regolamentazione più uniforme andrà a beneficio anche del modo in cui opera il nostro settore. Perché – ha concluso – soddisfare 28 tipi diversi di regole di protezione dei consumatori significa anche inutili costi di amministrazione e conformità per le società di gioco che operano in più Stati membri”. cdn/AGIMEG