Gioco online, collaboratori di giustizia: “I clan pugliesi investono denaro e lo riciclano in attività che sembrano pulite, come piattaforme di gioco online”

“Nel mio club di scommesse online di Altamura avevo messo il sito di poker online. La piattaforma di gioco aveva una parte lecita e una parte illecita che mi permetteva di effettuare giocate sottobanco con guadagni in nero”. E’ quanto si legge nell’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno in cui sono riportate parti delle dichiarazioni rilasciate da due collaboratori di giustizia pugliesi riguardanti il ruolo del clan Parisi e le loro attività illecite. Nessuna minaccia per installare le piattaforme. “Loro non impongono, dando una percentuale maggiore invogliano la persona a collaborare”. Un’attività che, secondo quanto riportato dai due collaboratori di giustizia, viene utilizzata per riciclare denaro sporco. “Investono il denaro e lo riciclano in attività che magari sembrano pulite”, “per esempio le piattaforme di gioco online”. Ma queste dichiarazioni “non possono essere prese per oro colato”, sottolinea il quotidiano, poichè alcune sono riferite da altri. Secondo quanto raccontato dai due collaboratori di giustizia, per sfruttare le piattaforme di gioco, i clan avrebbero messo in piedi un complesso meccanismo di ricevute di giocate che passano di mano, di ricariche effettuate da parte dei titolari, di tagliandi vincenti cambiati e ripuliti. Tutto questo in maniera illecita, al di fuori della rete legale di gioco che, invece, “dà la ricevuta con il timbro dello Stato, il marchio; invece quelle là non erano così, erano un foglietto bianco”. Poker, bingo, scommesse calcistiche. “La piattaforma prende tutto”. cdn/AGIMEG