Giochi, Zapponini (Pres. SGI): “Un accordo che accentua disomogeneità e rischia di espellere il gioco legale in Italia”

“Un accordo  che, sorprendentemente così emendato, non raggiunge gli scopi prefissi, ovvero la tutela dell’ordine pubblico, degli investimenti industriali, di una corretta gestione del gioco legalizzato, la tutela della salute delle persone, ma va verso un’unica direzione: quella di consentire l’espulsione il Gioco lecito in Italia. Un intero settore industriale che, ricordo, conta oltre 6.000 imprese e 150.000 occupati nel nostro Paese, e che ha garantito in questi anni un presidio contro il Gioco illegale, pronto oggi a riguadagnare terreno.” E’ il duro e preoccupato commento di Stefano Zapponini, Presidente di Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera dell’Industria del Gioco Lecito e dell’intrattenimento a margine della Conferenza Unificata tenutasi quest’oggi. “E’ stato commesso un grave e inspiegabile passo indietro – continua Zapponini – : l’attuale accordo andrà ad accentuare in modo critico la disomogeneità normativa nei territori, andando esattamente contro un’equilibrata e proporzionale distribuzione del gioco lecito che era uno degli intenti della Conferenza, determinando così uno scenario ancora più incerto e contradditorio in cui diventerà insostenibile per gli operatori del settore. Aspettiamo di leggere il testo ufficiale, ma se verrà confermato quanto emerso in queste ore si tratta di un accordo che incomprensibilmente contraddice i suoi stessi obiettivi: tutelare le persone, consentendo una gestione sostenibile del Gioco legale nel nostro Paese”.lp/AGIMEG