Giochi: usura a danni di imprenditori con il vizio del gioco, DIA Roma confisca 100 milioni 

Il Centro Operativo D.I.A. di Roma e i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno eseguito i provvedimenti di confisca, disposti dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, nei confronti dei quattro uomini residenti a Ladispoli, in provincia di Roma e ritenuti i responsabili di aver accumulato illecitamente un ingente patrimonio, frutto principalmente di usura ai danni di cittadini e imprenditori locali in crisi economica, molti dei quali anche con il vizio del gioco d’azzardo. La Dia di Roma ha ricostruito le dinamiche del sodalizio che, costituito da un nutrito numero di soggetti di origine campana radicatasi da tempo a Ladispoli, era riuscito a trasferire in quel territorio il modus operandi della “camorra” napoletana per la diffusione e la gestione di traffici illeciti. Il patrimonio confiscato, il cui valore ammonta ad oltre 100 milioni di euro, consiste in 49 immobili di pregio, tutti ubicati nei territori dei comuni di Ladispoli e Civitavecchia, 8 veicoli, 23 rapporti bancari e finanziari, 5 società e relative quote aziendali.
Secondo i dati di Sos Impresa, l’usuraio in prevalenza è un uomo (87%) che ha superato i 56 anni età, nato nell’Italia meridionale (66%). Le vittime invece sono persone mature, tra i 48 e i 55 anni. “Noi distinguiamo l’usura derivata dal gioco d’azzardo da quella svolta nei confronti dei piccoli imprenditori che si trovano in difficoltà. Il fenomeno purtroppo oggi colpisce anche persone che una volta non avremmo mai pensato di vedere” dice il Coordinatore Nazionale di Sos Impresa. lp/AGIMEG