Giochi, Tar Toscana accoglie ricorso contro distanziometro: “Non si può proibire un’attività lecita”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha accolto il ricorso del titolare di una sala contro il regolamento per l’apertura e l’esercizio delle sale giochi e degli spazi per il gioco con vincita in denaro” del Comune di Livorno, che vieta l’apertura di sale giochi e spazi per il gioco ubicati entro 500 metri da luoghi sensibili
“Gli atti dell’Amministrazione comunale non possono arrivare a vietare tout court un’attività considerata lecita dall’ordinamento; questa può solo essere limitata nel suo esercizio allo scopo di tutelare quei valori che, a loro volta, trovano protezione nell’ordinamento ed in particolare la salute, nelle sue diverse articolazioni della prevenzione della ludopatia ma anche dell’inquinamento acustico e della quiete pubblica (art. 4, comma 2, L.R. 57/2013) e, comunque, sempre nei limiti della ragionevolezza e della proporzionalità. Non è però consentito di pervenire in via regolamentare ad un sostanziale divieto di svolgere in tutto il territorio comunale un’attività che, si ripete, è pur sempre considerata lecita dall’ordinamento”. lp/AGIMEG