Giochi, Tar Liguria respinge ricorso contro distanziometro: “Dall’entrata in vigore della legge cinque anni di tempo per reperire altro sito ove collocare la propria attività”

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria (Sezione Seconda) ha respinto un ricorso contro il regolamento per i giochi leciti e le sale da gioco del Comune di Ventimiglia approvato con deliberazione del Consiglio comunale nel 2014 che stabilisce il requisito minimo di distanza di mt 300 delle agenzie per la raccolta di scommesse, sale VLT, o esercizi con vincite in denaro, secondo cui l’autorizzazione annuale costituisce comunque condizione di esercizio dell’attività sul territorio comunale. Per il Tar “la norma di legge e quella regolamentare hanno previsto un periodo transitorio di cinque anni dall’entrata in vigore della legge, periodo transitorio in cui sono fatte salve le autorizzazioni esistenti anche se non aventi i requisiti di legge. In secondo luogo il ricorrente ha ottenuto sempre titoli annuali che, pertanto, circoscrivevano l’affidamento del ricorrente alla durata degli stessi. Nel caso di specie, invece, dall’entrata in vigore della legge il ricorrente ha avuto ben cinque anni di tempo per reperire altro sito ove collocare la propria attività. (…) In via di principio deve escludersi che la previsione legislativa, nella parte in prevede un obbligo di distanza rispetto a una serie di luoghi sensibili sia sproporzionata per eccesso rispetto allo scopo di prevenire e contenere la ludopatia. Si tratta di una misura ragionevole che individua una serie di luoghi normalmente frequentati dalle fasce deboli della popolazione potenzialmente vittime della ludopatia”. lp/AGIMEG