Giochi: Tar Brescia conferma legittimità regolamento del Comune di Bergamo, respinto ricorso di due sale slot

Il Tar di Brescia ha confermato, in seguito al ricorso da parte di due sale slot, la legittimità del regolamento del Comune di Bergamo che prevede la possibilità di sanzionare gli esercizi inadempienti non solo tramite sanzioni pecuniare ma anche, in caso di recidive, con la sospensione dell’attività anche delle sale Vlt. Nella sentenza viene riconosciuto il “potere sanzionatorio esercitato dal sindaco, in forza delle previsioni dettate al riguardo dagli atti regolatori assunti in precedenza dall’amministrazione comunale”; a differenza di quanto sostenuto dai legali delle sale giochi secondo cui la competenza per ordinare lo stop spetterebbe solo alla Questura e non al Comune. “Mi pare che dal punto di vista del diritto ci troviamo di fronte a un passaggio molto importante, che amplia il potere dei sindaci ai punti gioco autorizzati dalle questure e che consente di riportare dentro il perimetro del controllo dell’amministrazione quella parte di gioco d’azzardo sulla quale sinora era complicato vigilare – le parole del sindaco Giorgio Gori riportate sull’edizione odierna de L’Eco di Bergamo -. La sentenza conferma il ruolo di capofila ricoperto da Bergamo su scala nazionale: non solo abbiamo creato un percorso che ora potrà essere seguito da tante altre amministrazioni, ma abbiamo contribuito alla regolamentazione nazionale siglata poche settimane fa a Roma, che ha recepito la novità da noi introdotta che prevede la possibilità di introdurre delle fasce orarie di stop al gioco”. L’ordinanza comunale, entrata in vigore dal primo luglio dello scorso anno, impone ai gestori di sospendere le attività legate al gioco dalle 7:30 alle 9:30, dalle 12:00 alle 14:00 e dalle 19:00 alle 21:00. cdn/AGIMEG