Giochi, sen. Vaccari (Antimafia): “Ingresso della criminalità organizzata favorito da falle normative”

‘Le organizzazioni criminali hanno saputo entrare in questo settore perché la normativa presentava delle falle in cui costruire le condizioni attraverso cui operare spesso anche in modo legale tramite prestanomi”. Lo ha detto Stefano Vaccari, a capo del Comitato sui Giochi costituito dalla Commissione Parlamentare Antimafia, nel corso  della presentazione Dossier su gioco d’azzardo e mafie che si sta svolgendo a Roma. “Un esempio è il processo Black Monkey che riguarda la ‘ndrangheta calabrese arrivata fino a Ravenna utilizzando piattaforme online con sedi all’estero che hanno permesso a Nicola Femia di raggiungere un patrimonio di 40 milioni di euro” ha proseguito Vaccari. “Erano state coinvolte molte sale gioco nelle quali venivano messi apparecchi illegali con aggi più vantaggiosi per gli esercenti. A partire da vicende come queste ci si è mossi per rafforzare il contrasto alla criminalità organizzata attraverso misure antiriciclaggio, ruolo autonomie locali, innalzamento barriere all’ingresso per chi vuole operare nel settore, individuazione nuova governance per il settore giochi. Nel 2016 il 35 per cento dei controlli effettuati sul parco slot è risultato irregolare. La lotta passa soprattutto per il gioco online che spesso ha base in altri Paesi europei o molto vicini all’Italia come nel caso di Malta”. cr/AGIMEG