Giochi, Rapporto sulle mafie in Toscana della Scuola Normale di Pisa: nello studio episodi legati al gioco e alle scommesse

Rapporto sulle mafie in Toscana da parte della Scuola Normale di Pisa. Il testo, primo di tre studi concordati dalla Regione con l’ateneo fino al 2018, è stato approvato dalla giunta regionale. La ricerca ha visto il coinvolgimento delle principali istituzioni impegnate in Toscana nell’attività di prevenzione e contrasto fenomeni criminali esaminati. Nello studio emergono alcuni episodi legati in particolare al fenomeno delle scommesse e del gioco d’azzardo e al traffico di stupefacenti. Per il primo settore in particolare, in un’indagine coordinata dalla Dda fiorentina, è stata scoperta una vasta influenza da parte del clan Terracciano originario di Sant’Anastasia e Pollena Trocchia, che in più aree della regione (Prato, la Versilia, le province di Firenze, Pistoia, Lucca) gestisce anche il settore della prostituzione, realizzata attraverso una rete di night club presenti sul territorio toscano, e nel settore delle scommesse clandestine. Secondo le autorità di polizia, anche il settore legale della gestione delle sale dedicate alle slot machine in Toscana subisce in alcune zone la forte influenza dei “Casalesi”, attraverso la fittizia intestazione di aziende esercenti l’attività di punti scommesse. cdn/AGIMEG