Giochi, processo “Black Monkey”: Pm della Dda di Bologna chiede condanne fino a 24 anni

Il Pm della Dda di Bologna Francesco Caleca ha chiesto condanne (fino ad un massimo di 24 anni e sei mesi) per tutti i 14 imputati del processo “Black Monkey”. L’inchiesta è partita dalle indagini della Guardia di Finanza sulla banda capitanata da Femia, che faceva affari col gioco d’azzardo illegale. L’operazione è scattata a gennaio del 2013 ed ha portato all’arresto di 29 persone a Bologna e in Emilia Romagna.
Intanto lo scorso maggio la Cassazione si è espressa nei confronti di coloro che avevano scelto il rito abbreviato confermando l’associazione per delinquere finalizzata a fare profitti con il gioco illegale, ma non l’associazione a delinquere di tipo mafioso come contestato invece dalla Dda, che ritiene Femia personaggio legato alla ‘Ndrangheta. La Suprema Corte ha deciso il 5 maggio sui ricorsi delle difese e della Procura generale e ha confermato le condanne nei confronti di Ciriaco Carrozzino, Giovanni De Marco, Giuseppe Mascheretti, Ciro Irco e Nicola Paparusso, assolto invece Luigi Tancredi. Secondo la Cassazione, quindi, non esisteva l’associazione mafiosa, in dibattimento contestata a 13 imputati: “relazioni con organizzazione mafiose e il ricorso a metodi intimidatori tipici di contesti criminali organizzati non connota, di per sè, il gruppo degli autori come mafiosi”. lp/AGIMEG