Giochi: Ospedaletto (PI) si prepara all’apertura di una nuova sala scommesse. Dell’Omodarme (Articolo1-Mdp): “Questione in aula, il locale vicino a luoghi sensibili”

La frazione di Ospedaletto, in provincia di Pisa,  si preparerebbe a ospitare una nuova sala scommesse. La questione è stata lanciata dal consigliere comunale Juri Dell’Omodarme (Articolo1-Mdp) che, in mancanza di risposte ufficiali, intende portare in aula il caso visto che nelle vicinanze ci sarebbero una serie di “luoghi sensibili” che da regolamenti comunali (e norme regionali) ne impedirebbero l’apertura. «C’è un approfondimento in corso da parte degli uffici – fa sapere l’assessore al Commercio Andrea Ferrante – Sulla base della segnalazione si tratterebbe di un locale a 50 metri da un asilo privato. Valuteremo la questione». «Spero davvero che queste voci siano infondate – spiega Dell’Omodarme – e vengano smentite dal sindaco, dalla giunta, dalla prefettura e dalla questura. Dopo tutto l’impegno che tutti stiamo mettendo per scoraggiare nuove aperture di sale scommesse e slot, e ridurre quelle già presenti all’interno dei centri culturali, aggregativi, ricreativi e sociali, con l’obiettivo di tutelare e prevenire la ludopatia, sarebbe davvero un colpo fatale aprire proprio in quella zona una nuova sala scommesse/slot, vicino a centri socio-ricreativi, sportivi sia pubblici che privati. Ricordo che il Comune di Pisa  ha approvato nel 2015 una variante urbanistica per il gioco consapevole e la prevenzione della ludopatia in applicazione dell’art. 4 della L. R. 57/13. Per la lotta al gioco d’azzardo alcune prefetture hanno istituito un tavolo permanente con tutti gli attori istituzionali e sociali interessati (vale a dire: enti locali, servizi sociali, forze di polizia, Anci, Usl, direzione scolastica provinciale, Camera di commercio, associazioni di categoria e di volontariato, professionisti) per definire una strategia condivisa e multidisciplinare di contrasto efficace al fenomeno e valutare attentamente le varie richieste che pervengono per nuove aperture. Credo che anche Pisa, se ancora non ha promosso questo percorso, debba con urgenza attivarlo per scongiurare possibili ricadute negative anche per quanto riguarda il contesto e la sicurezza urbana». lp/AGIMEG