Giochi, operazione “Domino” a Messina: sequestrata dalla GdF società di scommesse, notificate due misure restrittive personali

Stretta della Guardia di Finanza di Messina intorno alle attività del illegali del clan mafioso “Mangialupi”. Dopo la vasta operazione, denominata “Domino”, del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Messina che nel marzo scorso aveva portato all’esecuzione di ventuno ordinanze di custodia cautelare in carcere e sequestri per 10 milioni di euro, le Fiamme Gialle peloritane, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Messina, hanno notificato due nuove misure restrittive personali e hanno sequestrato una società di scommesse gestita dalla cosca mafiosa. I finanzieri del gruppo investigativo sulla criminalità organizzata hanno chiarito la posizione di altri presunti fiancheggiatori e prestanome del clan tramite ulteriori accertamenti basati sull’esame del contenuto delle intercettazioni ambientali e telefoniche raccolte durante le indagini. All’esito di tali accertamenti, in particolare, è stato individuato un soggetto, Davide Romeo, che, per conto del capo clan Domenico La Valle, avrebbe gestito una sala giochi a Messina, inizialmente intestata a Francesco Benanti, già colpito da misura cautelare il 27 marzo scorso. Dal gennaio 2016 l’uomo è, poi, diventato il formale proprietario della sala giochi, attraverso la costituzione di una nuova società denominata “Nuovo Centro Scommesse di Romeo Davide”. La Dda ha, quindi, disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reggente del clan Domenico La Valle, che è già recluso nel carcere di Terni, e un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari per Davide Romeo. E’ stato disposto anche il sequestro preventivo della società di scommesse e dei locali della sala giochi ubicata nel centro di Messina. cdn/AGIMEG