Giochi online, Commissione Antiriciclaggio del Parlamento Ue: “Procedure per concessione licenze gioco online a Malta potrebbero non essere conformi con legislazione”

Nella relazione della Commissione d’inchiesta del Parlamento Ue in materia di riciclaggio di denaro, elusione fiscale ed evasione fiscale viene sottolineato il fatto che le procedure di Malta previste per il rilascio delle licenze di gioco online “potrebbero non essere conformi” con la legislazione antiriciclaggio europea. “La commissione d’inchiesta in materia di riciclaggio di denaro, elusione fiscale ed evasione fiscale – recita la relazione -, osserva che tra le persone politicamente esposte citate nei Panama Papers vi è almeno un ministro di uno Stato membro (Malta); osserva che nella maggior parte degli Stati membri che la commissione ha visitato nell’ambito di una missione di informazione(73) sono state avviate inchieste dopo le rivelazioni dei Panama Papers; si rammarica tuttavia del fatto che in alcuni paesi, tra cui Malta, non è stata svolta alcuna indagine di polizia nonostante le prove fornite dalle FIU circa i gravi rischi di riciclaggio di denaro; deplora che l’assenza di indagini abbia precluso la possibilità di individuare e, se del caso, sanzionare gli intermediari di Malta che potrebbero non aver rispettato i propri obblighi, tra cui l’adeguata verifica della clientela; richiama l’attenzione sul settore del gioco d’azzardo online e sulle procedure per la concessione delle relative licenze in vigore a Malta, che potrebbero non essere conformi con la legislazione, in quanto il gioco d’azzardo online è un settore ad alto rischio a causa degli enormi volumi di operazioni/flussi finanziari e del contesto a distanza (non faccia a faccia), come riportato nella sua valutazione sovranazionale del rischio(74); condanna il fatto che la Commissione non abbia condotto ulteriori indagini sulla possibile inadempienza di Malta rispetto alla direttiva AML, nonostante tale situazione sia stata sottoposta alla sua attenzione”. Continua: “rammenta che, in base alla direttiva AML IV, l’attuale definizione dei soggetti obbligati comprende gli enti creditizi, gli istituti finanziari, i revisori dei conti, i contabili e i consulenti tributari, i notai, i prestatori di servizi relativi a trust o società, gli agenti immobiliari, i prestatori di servizi di gioco d’azzardo e altri liberi professionisti legali”. “Osserva che la direttiva AML IV migliora – aggiunge – il campo di applicazione delle misure rafforzate di adeguata verifica della clientela per le attività intraprese con paesi ad alto rischio, nonché le definizioni e gli obblighi concernenti le persone politicamente esposte e i titolari effettivi finali, abbassa la soglia per i pagamenti in contanti da 15 000 a 10 000 EUR e amplia il campo di applicazione dei soggetti obbligati in modo che includa tutto il settore del gioco d’azzardo, e non soltanto le case da gioco; rammenta che un criterio per l’identificazione dei titolari effettivi di società è una percentuale di azioni pari al 25 % più una quota o altra partecipazione superiore al 25 %; ricorda che la direttiva AML IV è entrata in vigore il 26 giugno 2017, ma che solo sei Stati membri ne hanno notificato in tempo utile alla Commissione la piena attuazione nella legislazione nazionale(56); esorta gli altri Stati membri ad attuare senza indugi la direttiva AML IV”. Nella relazione viene inoltre condannata la mancata adozione da parte della Commissione Ue di “ulteriori indagini sulla possibile inadempienza di Malta rispetto alla direttiva Antiriciclaggio, nonostante tale situazione sia stata sottoposta alla sua attenzione”. cdn/AGIMEG