Giochi: nel riminese si contano i luoghi sensibili, ma a San Marino si amplia il casinò, la denuncia di Rimini Attiva

“Mi chiedo quanto sia efficace la nuova legislazione regionale e conseguenti mappature comunali quando un vero e proprio casinò risiede a un quarto d’ora d’auto da Rimini” è la domanda, non troppo retorica, di Kristian Gianfreda (Rimini Attiva) Consigliere Comunale di Rimini che ha posto la questione dell’ampliamento del casinò di Rovereta a San Marino mentre tutti i comuni della provincia romagnola stanno finendo la mappatura dei luoghi sensibili lontano dai quali, secondo la nuova normativa regionale, non potranno essere aperte sale gioco. L’ampliamento del casinò, oltre ad essere in contrasto con l’azione delle amministrazioni del riminese, pare inoltre infrangere l’Accordo aggiuntivo alla Convenzione di amicizia e buon vicinato tra i due Stati, siglata nel 1953, che all’articolo 47 comma 4, definisce l’impegno dello Stato sammarinese a “non permettere sul proprio territorio l’impianto o l’esercizio di case da gioco o di altri centri del genere comunque denominati, nei quali si svolgano giuochi d’azzardo”. Gianfreda sollecita l’azione dei parlamentari riminesi: “gli approfondimenti vanno fatti in tempi rapidi, tanto più se fosse confermata la notizia che quest’anno il Natale, sul confine di San Marino, verrebbe atteso e festeggiato lanciando una pallina su una ruota”. lp/AGIMEG