Giochi: nel 2017 inserito il Gap tra i livelli essenziali di assistenza e raggiunta intesa tra Stato e Regioni su riordino settore

Il 2017 è stato un anno particolare per il gioco. Il 18 marzo dello scorso anno, sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il nuovo decreto sui livelli essenziali di assistenza (Lea), che comprendono anche la cura e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico (Gap). Da quella data, il Servizio sanitario nazionale deve offrire percorsi di cura a chi ha forme di dipendenza da gioco e mettere in campo anche progetti di prevenzione. “Si è riconosciuto che associato al gioco c’è un quadro clinico pesante – spiega Maurizio Fiasco, sociologo e presidente di Alea, associazione che studia il settore -. Questo riconoscimento impone allo Stato di prendere in carico non solo i singoli giocatori ma anche le loro famiglie. Si assume un concetto di salute non solo come assenza di malattia, ma come benessere generale psicofisico”.
Il 2017 è stato anche l’anno della trattativa tra Governo, gestori dei giochi ed Enti locali sul Piano di riordino del settore sfociata in un decreto del ministero dell’Economia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il primo settembre, che prevede una riduzione del 34,9% delle slot machine. Dalle circa 407.323 in funzione oggi si passerà a 264.674 entro il 30 aprile 2018. Il resto del Piano, è stato poi approvato il 7 settembre con un’intesa siglata dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, e prevede anche una riduzione del 50%, nel giro di tre anni, dei punti di offerta del gioco. L’intesa tratta delle caratteristiche che devono avere le sale da gioco, il loro posizionamento, gli orari di apertura; salva l’autonomia decisionale degli enti locali e delle Regioni. Scettici all’accordo raggiunto in Conferenza Unificata Caritas Italiana, Fondazione antiusura, Mettiamoci in gioco e altre associazioni che ritengono che la riduzione del numero delle slot machine non basti. Per diventare operativa, questa intesa avrebbe bisogno dell’emanazione di decreti attuativi da parte del Governo, a soli due mesi dalle elezioni legislative. Tuttavia non si muove ancora nulla a causa delle divergenze sorte tra alcune regioni e il Governo, come ad esempio nel caso del Piemonte. “Si è fatto un pasticcio colossale – afferma Maurizio Fiasco -. Perchè il Governo con questa intesa è andato oltre il mandato che aveva ricevuto dal Parlamento con la legge delega. Doveva solo regolamentare la gestione e le caratteristiche delle slot machine. E’ per questo che ora è tutto fermo, perchè si è voluto affrontare troppi aspetti”.
Il 2017 ha visto anche l’emanazione di tre importanti documenti da parte dell'”Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave”, istituito dal Ministero della Salute. Il primo riguarda le Linee guida sulla prevenzione cura e riabilitazione, il secondo e il terzo indirizzati al Ministero dell’Economia su quali caratteristiche dovrebbe avere le slot machine di nuova generazione, altri tipi di gioco, le sale da gioco per ridurre i rischi di creare forme di dipendenza. lp/AGIMEG