Giochi, Mirabelli (PD): “Necessaria legge di riordino complessivo. Nuovo Governo non riparta da zero”

dal nostro inviato – “Abbiamo ancora una legislazione emergenziale, che ci obbliga a fare interventi spot, questo anche perché ancora abbiamo una intesa Stato/Regioni che ancora non si è tradotta in una legge. Dobbiamo riuscire a diminuire domanda e offerta di gioco in questo Paese, ma per ora ridurlo è ancora difficile”. Sono queste le parole del senatore Franco Mirabelli (Pd) pronunciate in occasione della “Terza edizione degli Stati generali per il contrasto al gioco d’azzardo contro corruzione, illegalità e mafie insieme per la prevenzione e la cura” in corso a Milano. “In contrasto alla criminalità – ha aggiunto – abbiamo ridotto il numero delle Awp imponendo che le prossime siano tutte con controllo remoto, abbiamo ridotto gli spazi di pubblicità, tuttavia serve una legge di riordino complessivo. Un impegno credo debba essere il non ripartire da zero alla prossima legislatura. Una delle principali attività delle mafie è quella di investire nelle società di gestione. Gli attuali criteri di accesso alle concessioni ancora non bastano. Occorre la certificazione antimafia per tutte le società”. Continua poi Mirabelli: “Attualmente sono i concessionari che scelgono i gestori, proprio per questo i concessionari devono farsi carico anche loro che la filiera sia protetta e legale. Un’altra proposta è quella della trasparenza dei flussi di denaro di tutta la filiera. Per quanto riguarda il presidio delle sale da gioco, abbiamo chiesto che il gioco si svolga in sale dedicate. Sui controlli, avanziamo l’idea di responsabilizzare le forze dell’ordine locali con l’attuazione di sistemi di controllo che consentano anche a loro di intervenire, anche con la chiusura nei confronti di chi non rispetta le regole. Sono dispiaciuto che l’intesa tra Stato e Regioni non si sia tradotta nel decreto di riordino complessivo. Lo dovremmo fare, lo dobbiamo fare nella prossima legislatura, non partendo da zero”, ha concluso. lp/AGIMEG