Giochi, Maggi (Sisal): “Importante la classificazione dei negozi e occhio a ridurre ulteriormente gli orari di gioco, l’attività potrebbe diventare economicamente insostenibile”

dal nostro inviato a Milano – “Da 70 anni Sisal lavora con e per lo Stato. Provvedimenti locali disallineati ci mettono in condizione di lavorare in modo quasi insostenibile. Va bene ridurre l’offerta e la domanda, ma non è attraverso i divieti che si può controllare il problema. Il proibizionismo va contro l’interesse della collettività. A Bolzano, ad esempio, dove la regolamentazione è molto restrittiva è nuovamente esploso il gioco illegale”. Lo ha dichiarato Giovanni Emilio Maggi, direttore relazioni istituzionali di Sisal, in occasione dell’incontro “Regolamentare il gioco – Ridurre la domanda e l’offerta, salvaguardare le persone”, in corso a Milano. “Le slot sono nate nel 2004 per togliere spazio ai videopoker. In Italia non ci sono ancora dati certi sul numero di giocatori patologici. Il problema va risolto tutti insieme e non demonizzando il gioco. Siamo d’accordo a ridurre le slot del 30%, così come diminuire di circa il 50% i punti vendita sul territorio. È importante – continua Maggi – che nel testo all’esame della Conferenza Unificata si parli di negozi di tipo A esenti da distanze e di tipo B. Serve soluzione che ci permetta di organizzare una programmazione nel tempo. Tra i temi più delicati c’è quello degli orari, sotto una certa soglia l’attività economica non è più vantaggiosa. Bisogna riflettere anche su questa cosa. Infine è necessario regolamentare la pubblicità sul web”. lp/AGIMEG