Giochi, Iori (Osservatorio gioco patologico) ad Agimeg: “Piani regionali di Campania e Calabria bocciati dall’Osservatorio, possibile ritardo di un anno sul finanziamento dei progetti”

“Anche se i piani regionali della Campania e della Calabria sono stati bocciati dall’Osservatorio sul gioco patologico, il ministero della Salute potrebbe decidere di finanziarli ugualmente. Quello dell’osservatorio, infatti, è un parere solo consultivo per distribuire alle Regioni di un fondo nazionale per combattere la dipendenza da gioco pari a 50 milioni di euro”. Lo spiega ad Agimeg Matteo Iori, che fa parte dell’Osservatorio in rappresentanza del Cnca, Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza. I piani regionali erano stati tutti approvati all’inizio della scorsa estate esaminando delle sintesi che erano state preparate dal Ministero della Salute. Poi un ricorso del Codacons, associazione di consumatori che è tra i componenti dell’Osservatorio, ha costretto il Ministero a bloccare tutto e fornire le versioni integrali dei piani in modo da poterli esaminare nel dettaglio. Da qui, la bocciatura di Calabria e Campania e l’approvazione con richiesta di chiarimenti o integrazione per la maggior parte: Abruzzo, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle D’Aosta, Veneto. “Abbiamo votato per ciascun piano regionale con voto individuale e vinceva la maggioranza, ovvero la metà più uno” dice ancora Iori “motivando la propria scelta. Ne abbiamo bocciati due perché non erano chiare alcune voci importanti, come quello della Campania che prevedeva ben 900mila euro per la ‘supervisione’, senza però specificare cosa si intendesse con questa voce e come materialmente avrebbero dovuto essere spesi”. Il Codacons, comunque, ha votato contro tutti i piani, motivando per ciascuno il proprio giudizio contrario con ragioni diverse. Ma sembra che non abbia intenzione di ricorrere al Tar, come aveva fatto la prima volta per contestare la procedura un po’ affrettata. “I piani che hanno preparato le varie Regioni erano molto diversi anche come impostazione e come livello di dettaglio. Quello della Toscana, per esempio, era circa 100 pagine mentre altri erano di poche pagine e non specificavano le singole voci di spesa. Ma erano comunque conformi a quanto richiesto dal ministero della Salute, che aveva predisposto una sorta di griglia alla quale attenersi. Non una griglia formale, ma una sorta di lista degli obiettivi che ciascun piano avrebbe dovuto prevedere”. Ma che conseguenze avrà sul piano pratico la bocciatura dei piani di Campania e Calabria, sempre che il ministero non decida di procedere contro il parere dell’Osservatorio? “Credo che comporterà un ritardo di un anno sul finanziamento dei progetti” risponde Iori “perché dovranno ripresentare i piani con le modifiche. E dato che la cosa avverrà all’inizio del 2018, dovranno apportare una variazione di bilancio che potranno fare a metà dell’anno prossimo per poter attingere ai fondi. Fondi che sono già nelle loro casse, ma non potranno essere utilizzati finché il Ministero non darà l’approvazione ai loro piani”. gpm/AGIMEG