Giochi, Iori (Osservatorio Gioco Patologico) ad Agimeg: “Piani di contrasto al Gap impostati su attività di cura e prevenzione basate su specificità regionali”

Promosse Basilicata, Umbria, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, bocciate Calabria e Campania. Possibili miglioramenti invece per tutte le altre Regioni. E’ questo l’esito dell’incontro dell’Osservatorio del Gioco Patologico riunitosi oggi a Roma che ha messo sotto la lente i Piani Regionali di contrasto al gioco patologico. “Alla maggior parte delle Regioni sono state fatte osservazioni di possibili miglioramenti dei propri piani regionali di contrasto al Gap. Quattro le Regioni che a nostro giudizio hanno presentato un piano completo, mentre abbiamo ritenuto insufficiente il lavoro fatto da Calabria e Campania”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Matteo Iori, in rappresentanza di CNCA, a margine della riunione dell’Osservatorio odierno. “I Piani regionali sono stati impostati in base all’attività di prevenzione, cura e riabilitazione, che tiene conto delle specificità di ciascuna Regione, laddove alcune necessitano una maggiore spesa nella cura e altre invece nella prevenzione. Abbiamo così rivisto i criteri su i quali il Ministero della Salute aveva realizzato i precedenti piani, dando così un parere consultivo che sarà presentato al Ministero”. Il Piano prevede un fondo di 50 milioni di euro complessivi da assegnare alle Regioni nel 2016 e di 45 milioni nel 2017.

“A nostro giudizio il contrasto al gioco patologico parte dalla prevenzione che deve iniziare già dalla scuola – ha detto Antonio Affinita del Moige -. Le famiglie devono essere il fulcro del contrasto al Gap, ma anche la scuola deve fare la sua parte, ma ad oggi sono ancora pochi gli istituti coinvolti nella sensibilizzazione del fenomeno. Come Osservatorio – ha proseguito Affinita – abbiamo richiesto un incontro con il sottosegretario Baretta per avere aggiornamenti sulla ratifica dell’intesa Stato-Regioni, previsto per il prossimo 19 gennaio del 2018”. cr/AGIMEG