“Favorire i rapporti di cooperazione e scambio informativo” e intensificare “l’attività di intelligence, l’analisi di rischio e il controllo economico del territorio”. Questi i punti su cui si deve basare la lotta all’evasione fiscale secondo il comandante generale della Gdf, Giorgio Toschi, in audizione oggi alla Camera in Commissione Finanze. La lotta al gioco illegale è tra gli obiettivi delle Fiamme Gialle, la cui azione deve tutelare “il monopolio statale del gioco, volta al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il settore dei giochi e delle scommesse, anche online, nonché delle violazioni fiscali connesse alle imposte sui redditi, al prelievo erariale unico e all’imposta unica sulle scommesse e sui concorsi pronostici. Anche in tale area, l’attività dei reparti si sviluppa, in primo luogo, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria per la scoperta delle condotte fraudolenti più gravi e complesse, anche al fine di impedire alla criminalità organizzata di infiltrarsi nel mercato regolare”. Il Generale Toschi ha inoltre sottolineato come siano “numerosi i controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro dei piani coordinati di intervento, eseguiti a livello nazionale, in sinergia con le altre forze di polizia e con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Lo scorso anno sono stati verbalizzati 6.401 soggetti per violazioni in materia e sono state concluse 255 deleghe d’indagini pervenute alla autorità giudiziaria”. lp/AGIMEG
