Giochi, Fiasco (Pres. Alea): “Lo Stato deve perseguire un interesse pubblico, no a deriva interventista in tema di gioco”

dai nostri inviati a Milano – “Oggi ci confrontiamo sul tema di trattamento istituzionale dell’azzardo, per regolare un fenomeno di cui si hanno allarmi molto forti. Per lungo tempo si sono compiuti atti istituzionali contrari all’interesse pubblico, con un’offerta di gioco sempre più diffusa”. E’ quanto ha dichiarato il prof. Maurizio Fiasco, Presidente Alea e Consulente della Consulta Nazionale Antiusura, nel corso della Tavola Rotonda “Istituzioni e Azzardo in Italia”, in corso questa mattina a Milano. “Nel nostro Paese serve far prevalere l’interesse pubblico e ricondurre gli interessi istituzionali nell’alveo delle regole fissate dalla norma primaria. L’ipotesi del gioco legale, che sostituisce il gioco illegale, è fallita. Si è inoltre dilatata l’area del gioco grigio, con apparecchi legali scollegati e quindi fuori controllo. E’ evidente l’incapacità dello Stato di controllare l’intero sistema. Il fenomeno è divenuto imponente negli ultimi 20 anni – ha sottolineato Fiasco – sono state introdotte 47 nuove tipologie di gioco d’azzardo. Lo scorso anno il settore ha raccolto 96 miliardi, con una spesa effettiva di 19 miliardi. Si è passati da una zona di basso consumo di azzardo, dalla fine della guerra alla fine degli anni ’80, a una zona di alto consumo”. Per Fiasco “serve ricondurre l’amministrazione dello Stato a perseguire un interesse pubblico, uscendo da una stagione di devianza in cui lo Stato si è proposto come un provider dell’industria, con una deriva interventista. Chiediamo che nei locali in cui si gioca a slot e vlt si inibisca la vendita di alcol e tabacco. E’ necessaria anche una verifica di sorveglianza sanitaria attiva da parte del SSN”. cr/AGIMEG