Giochi, FDJ nel mirino della Commissione Europea: “Aiuti di Stato concessi dalla Francia all’operatore di gioco. Il prezzo della concessione è fuori mercato”

In data 31 gennaio 2020 e 5 marzo 2020 sono pervenute alla Commissione denunce relative a presunti aiuti di Stato illegalmente concessi dalla Francia a FDJ. In particolare, nel 2019 le autorità francesi hanno riformato la regolamentazione del gioco d’azzardo e privatizzato la FDJ. La riforma è stata attuata dalla legge n. 2019-486 del 22 maggio 2019 («la legge PACTE»), dall’ordinanza n. 2019-1015 del 2 ottobre 2019 e dal decreto n. 2019-1060 del 17 ottobre 2019. La legge PACTE concede a FDJ diritti esclusivi per le lotterie e le scommesse sportive per un periodo di 25 anni a fronte di una remunerazione di 380 milioni di euro. Secondo i denuncianti tale remunerazione di 380 milioni di euro, che FDJ deve pagare allo Stato, è sottostimata e non conforme alle condizioni di mercato.

La Commissione Europea, dopo un’attenta valutazione, ha affermato che: “la concessione di un diritto esclusivo da parte di uno Stato membro a un operatore economico può costituire un vantaggio e pertanto configurarsi come un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, qualora la remunerazione pagata per i diritti non corrisponda alle condizioni di mercato. La Commissione in questa fase dubita che la remunerazione di 380 milioni di euro dovuta da FDJ corrisponda alle condizioni di mercato“. Tra i dubbi espressi, la Commissione rileva che “la metodologia utilizzata dalle autorità francesi per calcolare la remunerazione dovuta si discosta da quella utilizzata nel caso OPAP”.

Inoltre la Commissione osserva che “la remunerazione di 380 milioni di euro sembra essere prima facie molto bassa rispetto ai proventi lordi dei giochi di FDJ per il 2020 e alla remunerazione accettata dalla Commissione nel caso OPAP. Inoltre, l’ambito di applicazione dei diritti esclusivi di FDJ non è stabilito, il che rende molto difficile ottenere una stima attendibile del valore dei diritti dopo la riforma della legge PACTE”.

Alla luce di quanto precede, la conclusione provvisoria della Commissione è che non si può escludere che FDJ abbia usufruito di un vantaggio sotto forma di concessione di diritti esclusivi a fronte di una remunerazione inferiore al prezzo di mercato. Poiché la misura controversa è stata applicata unicamente nei confronti di FDJ, la Commissione conclude in via provvisoria che il potenziale vantaggio è selettivo. La Commissione ritiene inoltre che “la misura controversa sia imputabile alla Francia, dato che la legge PACTE e i suoi atti successivi sono stati adottati dalla Francia e che la misura potrebbe incidere su risorse statali dal momento che una remunerazione insufficiente del diritto potrebbe rappresentare una rinuncia a risorse statali altrimenti dovute”.

Infine la Commissione conclude, in via provvisoria, che “la misura controversa è tale da falsare la concorrenza e incidere sugli scambi tra Stati membri, dato che rafforza la posizione di FDJ rispetto ai concorrenti e che i giochi online in particolare costituiscono un mercato liberalizzato e concorrenziale a cui partecipano, oltre a FDJ, molti operatori, come ad esempio i denuncianti, attivi in particolare nel mercato delle scommesse sportive online”. ac/AGIMEG