Giochi: Eurispes istituisce l’Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie

Prosegue l’attività di studio e approfondimento dell’Eurispes dei settori strategici del nostro Paese e sui fenomeni che li caratterizzano. Dopo la recente istituzione dell’Osservatorio Salute e Legalità (in collaborazione con Enpam e diretto da Vincenzo Macrì), che si affianca agli Osservatori storici dell’Istituto, è stato individuato nel gaming un ulteriore comparto di rilevante importanza economica per il Paese, anche per gli aspetti sociali che questo attiva e influenza. Nasce così l’Osservatorio Giochi, Legalità e Patologie, per il quale l’Istituto ha scelto il nome “Italia in Gioco”. Diretto dagli avvocati Chiara Sambaldi e Andrea Strata, cultori della materia ed autori di numerose pubblicazioni scientifiche sul tema, “Italia in Gioco” è una struttura di elevata competenza, aperta al contributo ed al coinvolgimento dei principali stakeholder del settore, pubblici e privati, delle Authority, delle associazioni di categoria, del no profit, delle Forze dell’ordine e della magistratura. Un focus particolare in termini di produzione di informazioni sarà dedicato al supporto del legislatore, che oggi deve affrontare delicate dinamiche di tutela di interessi pubblici, anche in rapporto alle sanzioni europee, e di riordino e disciplina di un settore connotato da diffusa illegalità che sempre di più attira e coinvolge le organizzazioni. L’obiettivo di “Italia in Gioco” è, quindi, – come si legge in una nota dell’Eurispes – di contribuire all’evoluzione positiva del dibattito e diventare un punto di riferimento del comparto, attraverso l’analisi, la ricerca e la formulazione di proposte e progetti. L’Osservatorio intende essere un organismo attivo nel contrasto ad ogni forma di illegalità nel mondo del gaming ed essere allo stesso tempo impegnato in progetti dedicati alla prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo. In questo senso, l’Osservatorio ha già dato un contributo al primo progetto dedicato ai giovani e alla prevenzione delle ludopatie, dal titolo “Io scommetto che me la cavo”, grazie anche alla sinergia con l’Associazione Culturale Preludio. Il progetto, che fa proprie le parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “Se ti curiamo oggi, ti aiutiamo oggi. Se ti educhiamo, ti aiutiamo per tutta la vita”, si svolge all’interno delle aule scolastiche e si rivolge ai giovani attraverso un’informazione chiara e comprensibile sui rischi del gioco con vincita in denaro, al fine di sviluppare la capacità di discernere il gioco lecito da quello illecito, il gioco responsabile da quello patologico. Solo la prevenzione infatti rappresenta la formula più efficace per evitare che nell’età adulta si assumano comportamenti patologici di gioco “a rischio”. cdn/AGIMEG