Giochi, Dia: sequestrati beni per 1,5 milioni a imprenditore di Prato, già condannato per aver gestito illegalmente attività di gioco

Maxi sequestro ai danni di un imprenditore tessile cinese, gravato da numerosi precedenti penali, tra cui la condanna del Tribunale di Prato del 2012, per aver gestito giochi d’azzardo all’interno di vari capannoni industriali. La Direzione investigativa antimafia di Firenze ha sequestrato beni per un valore di 1,5 milioni di euro all’uomo di 38 anni, residente a Carmignano, operante a Prato. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Prato su proposta del direttore della Dia, scaturisce da complesse indagini economico-finanziarie che hanno consentito di accertate la sproporzione tra il patrimonio posseduto ed il suo tenore di vita con i redditi dichiarati dall’uomo e dal suo nucleo familiare (per alcune annualità anche pari a zero). Per giustificare tali ricchezze l’uomo ha anche presentato ricevute di vincite alle slot machines per decine di migliaia di euro, che per il Tribunale non erano tuttavia sufficienti a giustificare tutti i beni posseduti. Il sequestro comprende una villa a Prato, tre auto, quote riferite a due società, numerosi conti bancari e disponibilità finanziarie. cdn/AGIMEG