Giochi, Curcio (Sapar) ad Agimeg: ”Emendamenti sui giochi nel decreto fiscale inammissibili, creano solo confusione nel settore. Riduzione 30% parco slot danno per operatori ed erario”

“Ancora una volta ci troviamo a dover far fronte a blitz improvvisi sul gioco, con tentativi di inserire emendamenti inammissibili nel decreto fiscale che possono generare solo danni”. Commenta così ad Agimeg Raffaele Curcio, presidente dell’Associazione Nazionale Sapar, le notizie riguardanti i vari tentativi di diversi esponenti politici di presentare nel decreto fiscale emendamenti in materia di giochi. “Si usano metodologie errate, basate su una legge di stabilità dello scorso anno sbagliata sin dall’inizio, con la tassa da 500 milioni per i concessionari, che ha generato contenziosi inutili che danneggiano tutta la filiera, dai concessionari ai gestori passando per le entrate erariali. I concessionari si sono mossi in maniera a volte troppo autoritaria, si sono adeguati a una normativa di fatto inattuabile, ricordiamo c’è un giudizio di illegittimità costituzionale che pende in Corte Costituzionale. A nostro giudizio non si è fatta giusta proporzionalità tra diversi attori della filiera”. Curcio ha poi parlato della riduzione del parco slot del 30% nel 2017: “I provvedimenti presi senza pianificare il tutto con la filiera del settore non può che portare danni per tutti. Serve un confronto che non sia autoritario e unilaterale. Già viviamo una situazione paradossale nello scontro di competenze fra Stato e regioni e un’ulteriore conflittualità non fa che danneggiare il settore. L’unica strada per salvare questo comparto industriale è riunire tutti gli attori della filiera e lavorare concretamente per una riforma organica del settore, attraverso il buonsenso”. lp/AGIMEG