Giochi, Consiglio Regionale Piemonte: approvato ordine del giorno che impegna Giunta Chiamparino a dare piena applicazione a legge sul gioco

Nel corso dell’ultimo Consiglio Regionale in Piemonte è stato discusso e votato l’ordine del giorno con primo firmatario Domenico Rossi, consigliere regionale del Piemonte, su gioco e ludopatia. Il Consiglio regionale del Piemonte ha ribadito il sì alla legge sul gioco, più restrittiva di quella nazionale, i cui vincoli sono entrati in vigore lunedì. L’ordine del giorno impegna la Giunta Chiamparino a dare piena applicazione alla legge garantendo il sostegno ai Comuni nella applicazione della legge stessa. Il documento, proposto da Pd e maggioranza, è stato approvato (31 voti a favore e 8 astenuti) anche con i voti del M5S, dopo una piccola modifica. Astenuti invece Fi, Lega e Mns. Diversi gli interventi che hanno preceduto la votazione dell’ordine del giorno. In tale occasione, il consigliere Gianpaolo Andrissi ha detto: “L’atto di indirizzo è un segno di debolezza della maggioranza, il Consiglio Regionale in Piemonte ha approvato all’unanimità una legge”. “L’unico aspetto significativo dell’ordine del giorno è la volontà di respingere i limiti all’autonomia legislativa del Consiglio Regionale del Piemonte, il che significa che un tentativo da parte del Governo c’è stato”, ha aggiunto il consigliere Gian Luca Vignale. Anche i consiglieri Claudia Porchietto e Giorgio Bertola hanno contestato il testo degli impegni dell’ordine del giorno, in particolare Bertola ha detto: “Se occorre ribadire l’autonomia del Consiglio Regionale si deve condividere con tutti, non è una questione di parte. Ma forse serve alla maggioranza per chiudere una questione interna”. Anche la consigliera Stefania Batzell ha annunciato il voto favorevole all’ordine del giorno ma ha ricordato che la legge sulla ludopatia è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale. “L’ordine del giorno ribadisce i punti fondamentali dell’intesa Stato-Regioni, che offre strumenti per respingere qualunque offensiva rispetto ad un’autonomia legislativa del Consiglio Regionale”, ha aggiunto il consigliere Marco Grimaldi. cdn/AGIMEG