Giochi, Consiglio di Stato sollecita al Tar l’udienza di merito nel ricorso Codacons per escludere Federserd dall’Osservatorio sulle ludopatie

Il Consiglio di Stato  “accoglie l’appello cautelare” intentato dal Codacons per escludere Federserd dall’Osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo”ai soli fini della sollecita fissazione del merito”. La palla torna quindi al Tar Lazio di fronte al quale adesso si dovrà svolgere l’udienza di merito. L’associazione dei consumatori sostiene che la federazione sia in conflitto di interessi, dal momento che è “finanziata e sostenuta da aziende farmaceutiche di prodotti per la cura delle dipendenze e dai concessionari del gioco di azzardo – si legge in una nota dell’associazione – e di fatto incompatibile con le funzioni pubbliche dell’Osservatorio”. Il Consiglio di Stato, nell’ordinanza, spiega che “le esigenze cautelari rappresentate da Codacons possono essere adeguatamente soddisfatte dalla sollecita fissazione, da parte del primo giudice, dell’udienza per l’esame del merito, previa adeguata istruttoria, ove occorra, sull’esistenza di eventuali situazioni di conflitto di interessi in capo a Federserd, al di là delle sue finalità statutarie, rispetto ai compiti di prevenzione e di cura del preoccupante fenomeno della ludopatia, che hanno giustificato l’istituzione dell’Osservatorio”. Il Collegio sottolinea inoltre che non si può ravvisare “un pregiudizio grave e nell’attualità concretamente apprezzabile per la circostanza che l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave non è ancora operativo né consta che lo sarà a breve”. Il Codacons nella nota commenta: “Il Ministero della salute è stato battuto dal Codacons dinanzi al Consiglio di Stato. I giudici della III sezione di Palazzo Spada, infatti, hanno accolto il ricorso promosso dall’associazione dei consumatori, col quale si chiedeva di escludere la Federserd (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze) dall’Osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo”. E Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, aggiunge: “Siamo soddisfatti per la decisione dei giudici, che chiedono al Tar di pronunciarsi con urgenza sulla delicata questione. Ora anche il Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio deve cessare i rapporti con tale ente legato ai gestori del gioco e ai produttori di farmaci”. lp/AGIMEG