Giochi, Comune di Forlì (FC): “Approveremo entro il 16 dicembre delibera con mappatura dei luoghi sensibili”

“Il Comune di Forlì è impegnato dall’anno 2012 a contrastare il gioco d’azzardo patologico”. Sono le parole dell’amministrazione comunale di Forlì, nella provincia di Forlì-Cesena, in risposta alle osservazioni del Movimento 5 Stelle, a commento dei dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. “L’impegno del Comune è proseguito e oggi Forlì è capofila dei Comuni dell’Unione della Romagna Forlivese – aggiunge -. In questo ruolo sta dando applicazione alle normative regionali approvate nel 2016 per contrastare il fenomeno. Contro il provvedimento regionale e le azioni dei Comuni sono stati presentati ricorsi dalle imprese del gioco. Anche al Comune di Forlì sono stati notificati questi provvedimenti, ma ciò non ha minimamente intimorito le amministrazioni che, al contrario, hanno deciso di fare fronte comune, proseguire nell’applicazione della norma con politiche realmente efficaci. Negli anni, proprio grazie alla collaborazione fra Comune, Prefettura, Questura e Sert, a Forlì il fenomeno delle ludopatie e delle dipendenze patologiche è stato monitorato e viene tenuto sotto controllo. La serietà del lavoro dell’amministrazione sta nella determinazione a raggiungere risultati certi e non limitarsi alle dichiarazioni sul contrasto alle ludopatie, argomento in cui si registra l’accordo unanime di tutto il Consiglio comunale di Forlì”. “Per questo motivo – continua – entro il 16 dicembre, la Giunta Comunale di Forlì approverà la delibera con la mappatura dei luoghi sensibili, cioè quelli che non possono vedere l’apertura e il funzionamento di “Sale Giochi Slot e Videolottery” in un raggio di almeno 500 metri. Contestualmente, si stanno condividendo con l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese provvedimenti per la limitazioni degli orari di apertura di queste attività, materia in evoluzione a seguito del recente Accordo in sede di Conferenza Stato Regioni Enti locali che dovrà tradursi a breve in un decreto ministeriale di riordino della materia. Auspichiamo che tale Decreto confermi l’impostazione restrittiva adottata dalla Regione Emilia Romagna e sostenuta dal nostro Comune”. cdn/AGIMEG