Giochi, Codacons contro Regione Campania: “Su Piano regionale contro gioco d’azzardo dichiarazioni inaccettabili, chiediamo intervento Corte dei Conti”

Dura replica del Codacons alle dichiarazioni del Dipartimento Sanità della Regione Campania, che lo scorso 12 gennaio aveva dichiarato ad Agimeg che “nessuno spreco vi è stato nell’utilizzo delle risorse del Fondo per il Contrasto al Gioco Patologico”. L’associazione dei consumatori ha espresso il proprio sconcerto per quanto letto nell’articolo dal quale emergerebbe che la Regione Campania non sarebbe a conoscenza dei rilievi svolti dall’Osservatorio nazionale per il contrasto e la diffusione del gioco d’azzardo e la dipendenza grave, nel corso della seduta del 6 dicembre scorso, occasione in cui l’organismo ha espresso il proprio parere sui piani di attività per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse al gioco d’azzardo presentati dalle Regioni al Ministero della Salute così come previsto dal D.M. 6.10.2016.
“Sembra assurdo – per il Codacons – che la Regione Campania non abbia contezza degli esiti della riunione dal momento che 3 membri effettivi dell’Osservatorio sono rappresentanti designati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il cui ruolo, tra gli altri, è proprio quello di relazionare alla Conferenza che coordina le Regioni.
Fatto ancor più sconcertante è che, nonostante la totale bocciatura del piano Campano da parte dell’Osservatorio decretata soprattutto a causa delle incomprensibili voci di spesa in esso riportate (ad es. ben 900.000 euro per una generica supervisione), il Dipartimento Sanità, anziché tentare una marcia indietro e rimodulare il proprio piano alla luce dei rilievi svolti dall’Organismo, avrebbe pensato bene di ribadire e confermare la genuinità e la pertinenza di quelle somme che hanno dato origine alla disapprovazione!
Tali dichiarazioni non sembrano considerare affatto quanto statuito dal TAR Lazio con la sentenza n. 10525/2017 e se il piano non verrà ridimensionato, sarà molto difficile, se non impossibile per la Regione Campania, ottenere parere favorevole”.
Il Codacons ha deciso inoltre di rivolgersi alla Corte dei Conti regionale “affinché intervenga per effettuare le verifiche del caso ed evitare abusi e sprechi di soldi pubblici”. lp/AGIMEG