Giochi, Ciampi (pres. Unione Valdera): “Amministrazione si è mossa da tempo per arginare il gioco, adottando disciplina più stringente rispetto a legge nazionale”

Pubblicati i dati sul gioco a Calcinaia, nella provincia di Pisa e in Valdera. “L’amministrazione dell’Unione Valdera – ha commentato la sindaca e presidente dell’Unione Valdera, Lucia Ciampi – si è mossa da tempo per arginare il fenomeno del gioco e rendere più complicate le licenze per chi desidera aprire delle sale da gioco di questo tipo, adottando una disciplina più stringente rispetto alla legge nazionale. E’ ‘vecchio’ ormai di 3 anni, infatti, il regolamento approvato dall’Unione Valdera, valido per tutti i comuni che ne fanno parte, tra cui ovviamente Calcinaia”. “In questo regolamento, facilmente scaricabile sul sito dell’Unione, si chiarisce in maniera molto precisa, ad esempio, come non sia consentito ‘l’insediamento dell’attività di sala giochi e sala bowling nei centri storici come individuati dai vigenti strumenti urbanistici dei Comuni’”, aggiunge. “E questa non è l’unica disposizione a cui le sale slot si devono attenere se vogliono esercitare all’interno dell’Unione, c’è infatti tra l’altro quella per cui ‘non è consentita l’apertura di Sale giochi e Sale bowling in edifici che al momento della presentazione dell’avvio attività ospitano unità immobiliari destinate a civili abitazioni’ o il fatto che ‘è vietata l’apertura di sale da gioco o di spazi che siano ubicati in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive frequentate principalmente dai giovani, o da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale’”, continua. “Tutte regole che tutelano i cittadini dall’apertura di nuove sale slot sul territorio, ma che non sono retroattive, per cui non possono incidere su quelle attività già presenti nel Comune, benché come già esposto in precedenza le sale da gioco più rilevanti risultano già dislocate al di fuori dei centri abitati”. “Resta tuttavia – conclude – massima l’attenzione in questo ambito”. cdn/AGIMEG