Giochi, Cassazione conferma condanne per sodalizio criminoso: “Gestione illecita di giochi e scommesse ed evasione imposte”

“Occorre osservare che la contestazione, diversamente da quanto parrebbe rilevare la difesa del ricorrente, non riguarda soltanto la partecipazione ad un sodalizio criminoso diretto unicamente alla gestione, con modalità illecite, di giochi e scommesse online, ma anche alla evasione delle imposte sugli ingentissimi redditi conseguiti dallo svolgimento di tali attività, che non venivano inclusi, dagli associati, nelle rispettive dichiarazioni dei redditi. Ne consegue che, già sotto tale aspetto, sussistono gravi indizi di colpevolezza”. La Corte di Cassazione ha confermato le condanne per i membri di un sodalizio criminale costituto per la raccolta illecita di gioco attraverso apparecchi senza concessione e totem. “I giudici di merito hanno puntualmente rappresentato i concreti elementi di fatto idonei a configurare i gravi indizi di colpevolezza in relazione al delitto contestato dell’imputazione cautelare, atteso che il sodalizio criminoso era stato costituito, oltre che per realizzare un numero indeterminato di frodi fiscali, anche per la raccolta illecita di giochi d’azzardo e scommesse.
In particolare, si legge nella sentenza, “l’associazione avrebbe operato attraverso una società che avrebbe prodotto videogiochi e apparati elettronici illeciti del tipo new slot e totem, sprovvisti della necessaria concessione dei Monopoli di Stato, provvedendo quindi alla distribuzione, a beneficio dei titolari di locali pubblici siti su tutto il territorio nazionale, dei predetti apparati, sui quali, secondo l’ipotesi di accusa, sarebbe stato installato un software , a sua volta funzionante tramite collegamento ad un sito greco i cui dati venivano immagazzinati sul server di una società olandese di cloud computing. Apparati la cui gestione contabile sarebbe stata garantita da un altro software installato su un sito collocato su un server di una società di cloud computing statunitense ed attraverso i quali sarebbero state effettuate delle giocate i cui proventi sarebbero stati consegnati agli associati, in contanti, da parte dei vari noleggiatori e agenti. Ed a tali attività si sarebbe accompagnata l’evasione o, comunque, la elusione del versamento del prelievo erariale unico (Preu) ai Monopoli di Stato per le attività di gioco effettivamente svolte nonché l’evasione dei crediti comunque conseguiti dalle predette operazioni, i cui importi non sarebbero stati indicati nelle rispettive dichiarazioni dei redditi degli associati”. lp/AGIMEG